È stato un Natale diverso per undici utenti della Rems femminile di Pontecorvo. Grazie a un bando cofinanziato dal garante dei detenuti della Regione Lazio, gli operatori della struttura pontecorvese hanno accompagnato le utenti in un percorso di laboratori sportivi, artistici e gastronomici a cura dell'Associazione ippica di Atina e della Condotta slow food Valle di Comino.

Le protagoniste del progetto "Marco Cavallo 2.0" hanno vissuto in un contesto nuovo e accogliente, privo di barriere e pregiudizi e dalla dimensione "familiare". Ognuna ha alle spalle storie di vita dolorose e difficili, contrassegnate dalla patologia psichiatrica e dalle conseguenze che questa comporta in termini di stigma: gli interventi terapeutico-riabilitativi individuali effettuati all'interno della Rems, hanno il fine di raggiungere obiettivi personali utili per tornare a ricoprire un ruolo attivo nella società.

L'equipe sanitaria della struttura le ha assistite nelle varie fasi dell'evento, favorendo il confronto costruttivo con l'esterno constatando quanto l'interazione con le persone del luogo abbia permesso loro di esprimersi e sperimentare le proprie abilità, senza temere giudizi.

«È importante sostenere progetti per l'integrazione e l'inclusione delle nostre ospiti sul territorio, questo per favorire oltre la cura un effettivo reinserimento socio-lavorativo» - dice la dottoressa Carla Romano, responsabile delle Rems di Ceccano e Pontecorvo - Ringrazio il direttore del Dipartimento Fernando Ferrauti, sensibile nell'accogliere i progetti proposti, gli istruttori del centro ippico di Atina che ci ha ospitato nell'agriturismo-fattoria didattica "Le Case Marcieglie" di San Donato Valcomino, le dottoresse Tiziana Rufo per l'organizzazione e progettazione e Giada Palombo, tecnico della riabilitazione psichiatrica».