Muore sul lavoro a ventinove anni, sei persone iscritte nel registro degli indagati. La procura di Lanciano vuole vederci chiaro e apre un fascicolo per omicidio colposo. Gli accertamenti, coordinati dalla dottoressa Serena Rossi e affidati all'Arma, vanno avanti senza sosta. Gli inquirenti scavano, vogliono capire. Vogliono sapere cosa non abbia funzionato, cosa abbia strappato all'affetto dei suoi cari un giovane padre uscito di casa per sostenere la sua famiglia.

Cristian Terilli, ventinove anni di Pignataro, è stato investito da un macchinario in ferro: un colpo che non gli ha purtroppo lasciato scampo. Con alta probabilità il giovane operaio non ha avuto neppure il tempo di capire, di rendersi conto dell'imminente tragedia.

Ora spetterà ai militari della Compagnia di Atessa, guidati dal tenente Federico Ciancio, ricostruire ogni cosa: mettere a fuoco - grazie ai delicati accertamenti in corso - cosa abbia provocato l'incidente mortale e se ci possa essere o meno lo spazio per l'ipotesi di un errore umano. Oppure se si sia trattato di una tragica, quanto ineluttabile, fatalità.

L'autopsia fissata a martedì
L'autopsia sul corpo di Cristian si terrà martedì nell'obitorio di Chieti. Per consentire loro di prendere parte agli esami medico-legali, nominando i propri consulenti, sono state indagate sei figure dirigenziali (tra funzionari e responsabili a vario titolo) delle società coinvolte. Cristian aveva infatti lasciato la giovane moglie e i suoi due bambini per raggiungere Atessa, dove avrebbe dovuto svolgere un lavoro programmato durante la chiusura della Sevel (che riaprirà il 7 gennaio) con la "Sinergia" - con sede legale a Napoli e operativa a Piedimonte - della Comau, società del Gruppo Fca. Gli esami medico-legali serviranno a stabilire con esattezza quali ferite riportate nell'incidente abbiamo provocato il decesso. Le indagini, meticolose e complesse, serviranno invece a chiarire dinamica e possibili responsabilità.

Le ipotesi
Secondo i primi accertamenti affidati ai militari, Cristian era impegnato in un routinario lavoro di manutenzione agli impianti nel reparto di lastratura della fabbrica abruzzese. Un lavoro, come già detto, programmato proprio nei momenti di pausa delle produzioni. Improvvisamente una parte del macchinario in funzione (sembrerebbe un castelletto di traslazione), si sarebbe staccata colpendo alla schiena il giovane operaio di Pignataro. Inutili i soccorsi. Il corpo del giovane, dopo l'arrivo del pm e del medico legale, è stato trasferito a Chieti. L'area, invece, sottoposta a sequestro per poter consentire di effettuare tutti gli accertamenti del caso.

Annullati gli eventi
Cristian Terilli non è solo il primo morto sul lavoro in Italia del 2020. Cristian, per l'intera comunità di Pignataro, era un ragazzo d'oro. Un padre amorevole e un lavoratore instancabile, un figlio, un fratello. Il sindaco Benedetto Murro ha annullato tutte le manifestazioni previste in questi giorni a partire da quella che oggi era in programma fuori dalla chiesa di San Salvatore. E ha già annunciato, quando la salma tornerà a casa, il lutto cittadino. «La scomparsa del giovane Cristian Terilli è uno di quegli eventi di cui mai vorremmo scrivere.

L'Amministrazione e tutta la comunità di Pignataro sono vicini alla famiglia e abbracciano forte la moglie e i bambini. Una vera tragedia» scrive sul suo profilo Facebook il primo cittadino. A fargli eco anche il sindaco di Pontecorvo, Anselmo Rotondo, che solo tre mesi fa ha già affrontato un dramma simile, con la morte di Fabrizio Greco. «A nome dell'intera comunità pontecorvese esprimo la vicinanza alla famiglia Terilli di Pignataro per il grave lutto per la morte, avvenuta ad Atessa, del giovane Cristian - ha sottolineato - Un giorno triste che ci riporta alla mente la scomparsa del nostro concittadino Fabrizio Greco: un dolore mai sopito e una vicinanza mai venuta meno alla famiglia Greco-Perez».