Il leone di marmo che si trova in piazza corte, all'ingresso del palagio badiale, è stato spostato. Brutta sorpresa ieri mattina per i cassinati che sono particolarmente legate alle sculture dei due animali poste all'ingresso della struttura. Sui social si è scatenato immediatamente il dibattito se si fosse trattato di un atto vandalico o della conseguenza di un incidente. Il sindaco Enzo Salera: «Se fosse stato un atto vandalico sarebbe stato da condannare ma pare che così non sia. Pare, previo consulto con le forze dell'ordine, che si sia trattato un incidente, un atto non volontario. Confidiamo nelle indagini in corso, le forze dell'ordine stanno lavorando per identificare l'autore». Ad indagare sull'episodio i carabinieri della Compagnia di Cassino.

Dall'abbazia hanno contattato immediatamente le forze dell'ordine, sull'asfalto ci sarebbero segni di pneumatici e poco distante dalla statua marmorea era posteggiata un'auto che aveva riportato dei danni. Il leone era al suo posto mercoledì sera fino alle 21 circa, i fedeli che hanno partecipato al Te Deum nella concattedrale ne hanno certezza. Giuseppe Di Mascio, ex consigliere comunale è intervenuto: «Una comunità che non rispetta nemmeno la sua storia è senza un'anima. Chi ha compiuto questo scempio non si è reso conto della importanza di quel simbolo che non è una mera scultura di pietra ma racchiude la storia della nostra Terra di San Benedetto».

Dalla diocesi spiegano con una nota: «Uno scempio ha segnato un inedito inizio di anno a Cassino. Un gesto voluto di vandalismo? Forse un gesto ottuso e sconsiderato di una notte scalmanata di fine anno, per "divertirsi" e "farsi notare"? Si tratta comunque di un gesto gravemente offensivo, di cui l'autore o gli autori debbono assumersi la responsabilità».