Hanno salutato il nuovo anno con un misto di tristezza e indignazione le dodici famiglie con figli autistici che avrebbero voluto passare la notte di San Silvestro nel complesso alberghiero delle Terme Pompeo a Ferentino. Nessun cenone "tutti insieme in allegria", ma ciascuno a festeggiare (verbo di circostanza) il Capodanno nelle proprie case o da amici. Nonostante tutto, come ci ha riferito Marco Sabatini Scalmati, portavoce di "Famiglia Tma", l'inizio del 2020 è stato caratterizzato da un clima di serenità.

Invece, la notizia di una possibile revoca al centro termale dell'accreditamento al Servizio Sanitario Regionale da parte dell'assessorato alla Sanità della Pisana è stata commentata dal genitore con un certo distacco. «Sta alle autorità e alle Istituzioni competenti – ci ha detto ieri – verificare se il comportamento discriminatorio tenuto nei nostri confronti dalla direzione dell'albergo, sia in linea con la normativa vigente».

E quando gli abbiamo chiesto se dall'albergo era arrivata alle famiglie l'attesa telefonata di scuse, il nostro interlocutore ci ha risposto seccamente: «Nessuna telefonata. Anzi, il cambio di strategia adottato dall'hotel Terme di Pompeo nel pomeriggio di lunedì scorso, attribuendo a noi la scelta di non andare a Capodanno ci ha messo, se possibile, ancora più tristezza e ovviamente ci ha indignati. Purtroppo, per la direzione e la proprietà dell'hotel, rimane la loro chiara ammissione di responsabilità nella decisione di non ospitarci data ai vari media che li hanno ascoltati.

Confermata anche da una registrazione telefonica, che non lascia dubbi sulla scelta di esclusione da parte di questa struttura che ci ha negato l'accoglienza a Capodanno, perché fra le nostre famiglie alcuni figli sono affetti da autismo. Questo cambiare versione quando la vicenda è emersa per la sua gravità – ha aggiunto Sabatini Scalmati - e confermata come ribadiamo dalla stessa proprietà e direzione nelle diverse interviste rilasciate fino alle 18 di lunedì scorso, getta discredito sulla direzione di questa struttura, che invitiamo a riflettere sulla decisione, rivendicata pubblicamente, di non accoglierci perché non sarebbero stati attrezzati a farlo».

La conclusione è durissima: «È molto triste, davanti a un evidente atto discriminatorio, vederli rovesciare su di noi la responsabilità di quanto è accaduto. Un tentativo di cambiare le carte in tavola che si commenta da solo, senza magari chiedersi se non sia il caso di domandare scusa». Intanto, da tutta la Ciociaria e dalla stessa Ferentino sono giunte ai genitori attestazioni di solidarietà e stima soprattutto sul web.

Solidarietà alle Terme Pompeo
È arrivata ieri mattina alla Direzione dell'Hotel con un post su Facebook dal genitore di un bambino autistico ed è molto significativo.
«Vorrei spezzare una lancia a favore della direzione e dello staff delle Terme Pompeo – si legge nel testo – Ho sentito la notizia dal Tg regionale.

Noi siamo stati ospiti presso questa struttura a febbraio scorso, proprio per festeggiare il quarto compleanno del nostro bambino autistico. Dopo una lunga ricerca e diversi rifiuti, le Terme di Pompeo sono state l'unica struttura con piscina nel Lazio che ci ha dato la possibilità di trascorrere una giornata diversa.

E qui il nostro bambino, che ama tantissimo l'acqua in piscina, si è divertito molto. Abbiamo ricevuto un trattamento impeccabile e nessuna discriminazione. Forse la notte di Capodanno, per chi gestisce una struttura del genere, è un momento di grande lavoro. Magari, semplicemente non riuscivano a garantire le attenzioni necessarie per gestire una situazione che non capita tutti i giorni. Secondo me, in un altro momento dell'anno, non ci sarebbe stato nessun problema».