Il consigliere Marco Ferrara lancia l'allarme per una situazione di potenziale pericolo sul fiume Cosa. Nell'alveo del Cosa all'altezza del ponte di via Pratillo segnala «la caduta di un albero di notevoli dimensioni nel letto del fiume».

Il consigliere si è rivolto al sindaco Nicola Ottaviani, al dirigente ai Lavori Pubblici e alle Manutenzioni Giuseppe Sorrentino, al responsabile della protezione civile Marco Spaziani, al consigliere delegato alla protezione civile Corrado Renzi, al comandante della polizia locale Donato Mauro.

«È mia premura segnalare a chi di dovere una situazione di potenziale pericolo per la pubblica incolumità che si potrebbe verificare nell'alveo del fiume Cosa all'altezza del ponte di via Pratillo - scrive Ferrara - e precisamente, provenendo da Frosinone da via Severino Gazzelloni (ex via Le Rase), sul lato destro a valle del ponte. Chiedo un intervento urgente della protezione civile, del Comune di Frosinone e di tutti coloro che sono preposti a garantire la pubblica incolumità, dato che la caduta di un albero di notevole dimensioni, che si è posizionato in orizzontale rispetto al letto del fiume Cosa, potrebbe creare una situazione di accumulo di detriti. Si potrebbe quindi determinare, nei prossimi giorni, un ammasso di materiale che, sedimentandosi in prossimità del tronco dell'albero caduto, potrebbe generare una situazione di potenziale pericolo per lo scorrere regolare dell'acqua del fiume, soprattutto in caso di forti piogge e di piena del corso d'acqua. Faccio appello a tutte le autorità preposte affinché supervisionino al più presto tale situazione. Mi auguro che il tronco dell'albero caduto venga rimosso nel più breve tempo possibile e che venga compiuta ogni azione di prevenzione tecnicamente realizzabile per garantire la sicurezza».

Ad attivare il consigliere alcuni residenti della zona preoccupati per quello che potrebbe accadere in caso di piena del Cosa. Peraltro nella stessa zona all'interno del corso d'acqua c'è anche un tratto di muro crollato negli anni e che ora è praticamente inglobato nell'alveo quando aumenta la portata del corso d'acqua.