Natale fuori dal carcere per Antonio Salvati. Lo ha deciso il tribunale di Cassino in composizione collegiale che ha accolto l'istanza di scarcerazione presentata dal suo avvocato Dario De Santis, disponendo gli arresti domiciliari per l'ex sindaco ed ex presidente dell'Unione di Comuni "Terra di lavoro". Salvati però non è tornato nella sua casa in paese, ma è andato in un'abitazione in provincia di Isernia dove resta ai domiciliari.

L'accusa di cui Salvati deve rispondere nel processo che si è aperto a Cassino è di concussione in relazione alle presunte tangenti nella gestione dei migranti. L'indagine dei carabinieri di Pontecorvo e del comando provinciale di Frosinone risale al 2018. Poi la richiesta di misura cautelare avanzata dal sostituto procuratore Alfredo Mattei al gip di Cassino. Una richiesta, però, respinta.

Per questo la procura ha deciso di impugnare il provvedimento e il Riesame, in sede d'appello, ha accolto l'istanza. Quindi il ricorso in Cassazione da parte della difesa di Salvati: i giudici supremi confermano la pronuncia del Riesame. E il 14 giugno scorso scatta la misura cautelare. Poi la nuova istanza – proposta dalla difesa dell'ex primo cittadino per la scarcerazione, in prima battuta respinta. Ora, invece, grazie alla nuova istanza dell'avvocato De Santis, l'uscita dal carcere di Salvati.