Benjamin Harnwell non molla. Nonostante l'ordinanza firmata dalla direttrice del Polo museale del Lazio, la dottoressa Edith Gabrielli, che imponeva lo sgombero di Trisulti entro domenica scorsa, il legale rappresentante della Dhi non ha abbandonato la certosa. "Ordine illegittimo", ha commentato alla vigilia Harnwell, avviando un ennesimo scontro con il Mibact. E ora? Vediamo cosa può accadere.

La prassi
Nell'ordinanza della Gabrielli è specificato che, in caso di mancata ottemperanza alle disposizioni di sgombero, quest'ultimo verrà effettuato in via coattiva. Per procedere, occorrerà un decreto esecutivo di sfratto di cui si farà carico un custode oppure un ufficiale giudiziario. Andrà, poi, avvisato e interpellato il Comune di Collepardo che dovrà confermare se ha i necessari mezzi per dare corpo all'ultimo passaggio materiale di sgombero, in caso contrario interverrebbero istituzioni superiori, come la Prefettura, con le proprie risorse a disposizione.

Sulla tempistica successiva alla scadenza di domenica scorsa, non si hanno - per il momento - notizie certe, ma un'altra data è comunque da segnare sul calendario: il 18 gennaio il Tar del Lazio, sezione di Latina, discuterà il ricorso presentato dalla Dhi contro la revoca della concessione di Trisulti, decisa dal Mibact sulla base delle numerose perplessità riguardanti i requisiti dell'associazione, la sua solidità finanziaria, la personalità giuridica che sarebbe stata acquisita in ritardo.

Bussiglieri al Ministero
In attesa che la matassa venga dipanata, il sindaco di Collepardo, Mauro Bussiglieri, è stato ricevuto giovedì 12 dicembre dai funzionari ministeriali per parlare delle sorti dei Trisulti: si è dibattuto di una possibile, eventuale "fase di transizione" e del futuro della certosa. La diocesi di Anagni-Alatri, per bocca del vescovo Loppa, ha confermato un suo interesse a riportare una presenza religiosa a Trisulti, così come alcune associazioni potrebbero essere interessate ad una gestione, ma formulare delle ipotesi e soluzioni è, al momento, alquanto prematuro.