Il nubifragio non ha impedito agli appassionati di archeologia ed estimatori del prof. Aldo Segre, di partecipare all'incontro di venerdì nel comune. Il prof. Segre, scomparso da poco, è considerato a ragione un vero luminare nel settore, un faro sempiterno la cui luce irradia, fugandole, le ombre del passato. Grazie alla ricchezza dell'archivio donato dal prof.
all'IsI PU (Istituto Italiano di Paleontologia Umana), si stanno programmando incontri illustrativi su una serie di interessantissimi documenti e fotografie, volti ad illustrare gli studi condotti sul Lazio meridionale nell'ambito del progetto "Il Fondo Aldo G. Segre per la conoscenza del Lazio nella Preistoria".

Dopo il saluto del dott. Augusto Frattale vice presidente di BancAnagni, gli intervenuti hanno condiviso un intervento di Renato Sebastiani sulla figura umana e professionale di Aldo G. Segre e la relazione di Italo Biddittu sulle ricerche nel Lazio meridionale condotte da lui personalmente, dall'IsIPU e con il Prof. Segre stesso. Infine Barbara Saracino e Fabio Di Vincenzo hanno illustrato documenti e raccontato aneddoti e particolari inediti. La dott.ssa Beatrice Ortu ha spiegato quali sono i criteri di inventariazione e soprattutto qual'è l'importanza di censire, catalogare e conservare un archivio. Tra i presenti Luciano Bruni, prezioso collaboratore del prof. Segre e dell'IsIPU.