Il fidanzato la lascia, lei non accetta la fine della storia. Poi se ne fa quasi una ragione, ma quando lo vede insieme ad un'altra compagna, va su tutte le furie. Protagonista una trentanovenne di Frosinone, accusata di stalking. Perseguita prima lui, poi la donna, arrivando a far realizzare anche un fotomontaggio "hard" e a inviarlo tramite WhatsApp e a postarlo su  Facebook. Ma, sempre stando alle accuse, continua nella sua persecuzione cercando di avvicinarsi anche alla figlia della nuova ragazza dell'ex, una bambina di due anni. Avrebbe tentato addirittura di farla entrare nella sua auto, attirandola con un cagnolino, mentre la bimba era alla villa comunale del capoluogo con la mamma. E nell'ultimo periodo sarebbe arrivata a perseguitare anche i suoi ex suoceri. Dopo una serie di denunce, il giudice per le indagini preliminari, Antonello Bracaglia Morante, ha accolto la richiesta di divieto di avvicinamento della trentanovenne all'ex fidanzato, alla nuova compagna, alla bambina e agli ex suoceri. La frusinate, difesa dall'avvocato Nicola Ottaviani, sarà ascoltata in settimana dall'autorità giudiziaria.

I fatti
I fatti di cui è accusata la donna risalgono a luglio del 2018 e sono proseguiti fino a poche settimane fa.Tutto, sempre stando alle accuse, è scaturito da quando la trentanovenne viene lasciata. La situazione si aggrava quando scopre che lui sta con un'altra donna, madre di una bambina. Inizia così a tempestarlo di telefonate, di mail, arrivando anche a bruciare l'auto dell'uomo. L'episodio dopo la prima denuncia viene archiviato. Ma non finisce qui. La donna quando riesce a identificare la sua rivale e a reperire il suo numero di telefono, la tempesta di telefonate. Si sarebbe affidata anche ad un grafico per realizzare un fotomontaggio con immagini hard della fidanzata dell'ex. Immagini che invia tramite WhatsApp ai suoi contatti telefonici e che posta anche su Fb.

In un episodio avrebbe tentato anche una sorta di rapimento nei confronti della bambina che era con la mamma alla Villa comunale di Frosinone. Mamma che si è accorta di quello che stava accadendo. La trentanovenne avrebbe cercato di attirare la piccola in auto con la scusa di farle accarezzare il cagnolino. Presentate altre cinque querele nei confronti della frusinate e il giudice Bracaglia Morante ha accolto la richiesta di divieto di avvicinamento inferiore a 100 metri, nei confronti di tutte le persone perseguitate.