Ogni giorno sulle strade del mondo muoiono 3.700 persone, vittime di incidenti stradali, più della metà sono ciclisti e motociclisti. Le cause principali vanno ricercate nell'alcool, nella distrazione alla guida, nell'eccesso di velocità, nell'uso improprio del telefonino e strade poco sicure. Una vera strage mondiale che fa un milione e 350 mila morti l'anno.

Di tutto questo e molto altro ancora si è parlato in questi giorni in un interessante convegno che si è tenuto presso l'Hotel Fiuggi Terme promosso da Giuseppe Ludovici manager delle due ruote, al quale hanno preso parte tra gli altri il presidente del consiglio comunale Nicola Della Morte che già aveva ricevuto il campione di ciclismo Claudio Chiappucci, l'avvocato Carlo Taormina, il suo collega Carlo Rombolà esperto di diritto sportivo e sicurezza stradale e la campionessa delle due ruote Giogia Fragliegari.

«Un successo inaspettato - ha spiegato Giuseppe Ludovici commentando l'evento-  al di là di ogni più rosea previsione, su un tema di scottante attualità che continua a mietere milioni di vittime ogni anno nel mondo e sul quale molto poco si è fatto e si sta facendo al fine di porgere un argine serio a questo dramma sociale». Gli arresti in materia di traffico stradale costano alla maggior parte dei Paesi mediamente il 3% del loro prodotto interno lordo.

Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte per bambini e giovani di età compresa tra 5 e 29 anni. Sono comprese tra 20 e 50 milioni le persone nel mondo che hanno subito infortuni stradali non mortali, molti sono rimasti disabili.. Di questo si parlerà a Stoccolma durante la 3a Conferenza ministeriale globale sulla sicurezza stradale che sarà ospitata dal governo svedese dal 19 al 20 febbraio 2020.