Frosinone è ancora indietro nella cultura della donazione. Nella classifica dei capoluoghi di provincia è al novantasettesimo posto su 109 città. Sondrio tra tutti i capoluoghi di provincia, Cagliari tra le grandi città, la Valle d'Aosta tra le regioni: sono le realtà più virtuose d'Italia secondo l'"Indice del Dono 2019", il rapporto elaborato dal Centro nazionale trapianti per valutare i risultati della raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti attraverso il rilascio o il rinnovo della carta d'identità elettronica. A Frosinone il 62% di chi ha ottenuto una nuova carta d'identità ha scelto di registrare la propria scelta, positiva o negativa che sia.

«In questo caso si tratta la percentuale più alta in Italia. Tuttavia solo il 30% sulle carte d'identità emesse ha espresso il consenso alla donazione, mentre il totale dei consensi si attesta al 48%. Il Centro nazionale trapianti ha poi stilato una serie di classifiche sulla base della consistenza della popolazione. In quella dei comuni tra i mille e i cinquemila abitanti Pescosolido è quarto in Italia. In questo caso le dichiarazioni registrate sono state il 76%, quasi al 62 la percentuale dei consensi sulle carte d'identità emesse con una percentuale di consensi che si attesta all'84%.

«È necessario sensibilizzare ulteriormente, i cittadini di Frosinone, anche attraverso incontri e dibattiti informativi organizzati dalla Asl e dalle associazioni attive sul tema, soprattutto nelle scuole, sull'importanza della donazione di organi», commenta il consigliere comunale Danilo Magliocchetti. «Come è agevole constatare - conclude Magliocchetti - Frosinone oltre ad essere lontano, sia dalla media italiana, che regionale, dell'indice di dono, è anche l'ultimo capoluogo del Lazio».