Colpo di scena nell'inchiesta per la morte di Mario Arduini. I due medici indagati per il decesso del bidello dell'Itis di Ferentino, 62 anni, potrebbero essere affiancati da altri colleghi.

Ieri, il pm Vittorio Misiti ha chiesto il rinvio a giudizio di G.C., 57 anni, e L.G., 66, dell'ospedale Spaziani di Frosinone. Dopo la discussione, il gup Antonello Bracaglia Morante ha rimesso gli atti al pm perché compia accertamenti sulla presenza di altri sanitari al momento delle dimissioni e sull'effettiva decisione di rimandare a casa il bidello. Quest'ultimo per due volte era andato al pronto soccorso e per due volte era stato dimesso, l'ultima il 30 marzo 2017.

L'accusa e gli avvocati Giampiero Vellucci e Claudio Coccia, che rappresentano la moglie e i figli della vittima l'uno e la sorella l'altro, fanno leva sulla consulenza tecnica del medico incaricato dal pm Daniele Lucidi: la seconda volta Arduini non andava dimesso - sostiene - perchè erano evidenti i sintomi dell'infarto. La difesa, rappresentata dall'avvocato Nicola Ottaviani, ritiene che la decisione di dimettere il paziente non è imputabile ai medici sotto accusa. Chiesti altri accertamenti in virtù della consulenza di parte, del dottor Franco Fedele che contesta il nesso causale tra la condotta dei sanitari e la morte.