«Sabato, nella tarda mattinata, ci troveremo come sindaci sulla questione della discarica. Ci ritroveremo all'Ipia, la scuola simbolo della ferita ultraventennale imposta al nostro territorio perché non accetteremo, in nessun caso, che si possa andare oltre il 15 gennaio che Regione e Ministero ci hanno chiesto», afferma Pierluigi Sanna, sindaco Colleferro.

«Non accetteremo ulteriori proroghe per le inadempienze della Raggi e della sua amministrazione e siamo pronti a qualsiasi forma di protesta perché la Valle del Sacco e i suoi cittadini per anni hanno subito le inottemperanze sulla gestione dei rifiuti della città di Roma», aggiunge il sindaco di Paliano, Domenico Alfieri. Nessun passo indietro, dunque, sulla vicenda della discarica di Colle Fagiolara a Colleferro, ai confini con Paliano che tra poco meno di un mese dovrebbe essere chiusa dopo anni di polemiche.

Ma l'emergenza rifiuti di Roma potrebbe far saltare i piani. «La Raggi deve individuare la sua discarica nel suo Comune senza continuare a scaricare i problemi sulle province - continua Sanna -Siamo disposti a tutto,come ai tempi della battaglia sugli inceneritori. Sono commosso dagli attestati di solidarietà ricevuti in queste ore; se qualche sindaco che non siamo riusciti a contattare volesse aderire, non esitasse a contattarmi in privato».

«Apprendo ora di un'ordinanza che fissa la chiusura della nostra discarica al 15 gennaio anziché l'8 come avevamo previsto come Comune.Sono molto dispiaciuto che l'incapacità della Raggi debba creare ancora danno alla provincia e a Colleferro - afferma il primo cittadino - È certo che sette giorni in più non cambiano la nostra posizione,anzi:invito sin d'ora tutti i sindaci e amministratori che mi sono stati vicini in queste ore e tutti i cittadini, e le associazioni che si battono da anni in difesa della nostra martoriata terra, a partecipare alla grande manifestazione di chiusura che faremo il 15 gennaio davanti ai cancelli della discarica, insieme agli studenti dell'Ipia. La settimana è stata concessa a recupero dei giorni in cui l'impianto è stato fermo dopo l'incidente. La data è definitiva e non ulteriormente prorogabile. La nostra presenza in massa e gli atti che abbiamo prodotto e produrremmo in questi giorni la renderanno definitiva per sempre promette La discarica la chiuderanno tutti gli abitanti della Valle del Sacco, come fu per gli inceneritori».