Il Comune intende favorire lo sviluppo delle aree del suo territorio non ancora coperte da servizi a banda ultralarga e così ha individuato la società OpEn Fiber di Roma per realizzare il progetto. Per questo la società romana ha chiesto l'utilizzo diun'area di proprietà comunale dove realizzare le infrastrutture che dovranno ospitare un locale tecnico. E l'amministrazione atinate metterà a disposizione una porzione di suolo (si parla di trenta metri quadrati) all'interno dell'ex mattatoio, in località Colle. L'area verrà concessa in comodato d'uso per la durata di venti anni e sarà a titolo gratuito.

Il locale tecnico serve come infrastruttura porta antenna e consiste in un "cabinato all'interno del quale verranno alloggiate strutture per il ricovero degli apparati per lo sviluppo dell'infra struttura di rete di proprietà pubblica da realizzare nell'ambito del progetto"; per infrastruttura porta antenne si intende un palo o un traliccio a servizio delle telecomunicazioni radio. L'area individuata per il progetto è incassata tra due colli: quello su cui sorge il centro storico di Atina e l'altro dirimpetto della frazione Colle; tutt'intorno sorgono siti e testimonianze antiche, molte risalenti all'epoca romana.

Costruito alla fine degli anni Sessanta, l'ex mattatoio ha svolto il suo servizio per le macellerie atinati e della Valcomino fino alla fine degli anni Ottanta. Nel contratto di comodato che ancora deve essere sottoscritto tra le parti, si dice che la durata dell'uso (gratuito) dell'area è di venti anni rinnovabili tacitamente per ulteriori venti salvo disdetta del Comune da comunicarsi almeno dodici mesi prima della scadenza stabilita. La società OpEn Fiber, tuttavia, senza un preventivo assenso del Comune di Atina "avrà la facoltà di concedere ospitalità all'interno del locale tecnico ad apparati di altri soggetti sulla infrastruttura porta antenne e all'interno degli armadi".