Gli incendiano l'auto per ripicca ma vengono immortalati da un impianto di videosorveglianza. E finiscono nei guai. A risalire in poche ore all'identità dei due ventenni di origine marocchina - residenti a Piedimonte San Germano - sono stati i carabinieri della Stazione di San Giorgio a Liri (guidata dal maresciallo De Angelis), insieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Pontecorvo - agli ordini del capitano Tamara Nicolai - che hanno visionato l'impianto di sicurezza e individuato i responsabili: quelle facce non erano affatto nuove ai militari. Lo scorso 25 settembre, infatti, il primo incontro: una rissa per motivi passionali.

Il precedente
La rissa era scoppiata nella zona residenziale Campo La Mola a San Giorgio. In serata urla e schiamazzi avevano richiamato l'attenzione dei residenti: visto che i toni si erano fatti via via più alti, qualcuno aveva allertato i militari. All'arrivo della pattuglia, la tensione sembrava essere rientrata: toni pacati, nessuna violenza né verbale né fisica. La presenza dell'Arma sembrava aver calmato gli animi, resi furenti da questioni passionali.

Invece, dopo un'ora, la situazione era incontenibile, proprio in un cortile comune delle palazzine di edilizia popolare. In molti, allertati nuovamente dal caos, avevano messo il naso fuori dalla finestra. All'arrivo (ancora una volta) repentino degli uomini del maresciallo De Angelis, i coinvolti nella rissa erano sei: cinque uomini (quattro dello stesso nucleo familiare) e una donna. Insulti, spintoni e pugni. Non è stato chiarito se sia spuntato o meno un bastone: i membri della famiglia sangiorgese avrebbero - sempre in base a quanto accertato dai militari - distrutto l'auto del ventiduenne di Piedimonte San Germano preso di mira.

Alla base della violenza, motivi sentimentali: la (presunta) relazione tra l'ex moglie di un membro della famiglia di San Giorgio e il ventiduenne straniero non era proprio stata gradita. E così, per futili motivi, la questione era degenerata: tutti i coinvolti erano stati denunciati - a vario titolo - per rissa aggravata, danneggiamento e lesioni personali in concorso. Il ventiduenne era finito in ospedale con sette giorni di prognosi.

Il piano
Per capire ciò che è accaduto nella notte non si può ignorare il resto. Il ventiduenne e un suo connazionale di venti anni si sarebbero - dunque - vendicati: secondo quanto accertato dai carabinieri, avrebbero raggiunto ancora una volta la zona di residenza popolare di San Giorgio per poi incendiare l'auto (un'utilitaria di colore grigio) intestata a un trentaquattrenne del posto. In base agli accertamenti eseguiti, proprio di uno dei membri della famiglia coinvolta nella rissa.

I vigili del fuoco hanno subito spento le fiamme, che per fortuna non hanno creato altri danni. Poi, grazie a un'indagine lampo, il riconoscimento. I due giovani residenti a Piedimonte sono stati denunciati per danneggiamento a seguito di incendio doloso. A casa del ventenne sono stati trovati 1,30 grammi di hashish: per questo è stato anche segnalato come assuntore. Per entrambi i ventenni un foglio di via per non far ritorno a San Giorgio per tre anni.