Dopo il debutto di domenica scorsa, domani seconda domenica ecologica nel capoluogo. Nell'ambito, infatti, degli interventi programmatici per la limitazione del traffico veicolare, per l'anno 2019/2020, è stata prevista l'istituzione delle domeniche ecologiche, la seconda delle quali si terrà domani. Dalle 8 alle 18, dunque, divieto di circolazione nell'area urbana per tutti i veicoli ad uso privato, e sulla fascia urbana di via dei Volsci dei veicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t.

Saranno esentati dai divieti i veicoli adibiti a pubblici esercizi, a servizio di persone invalide e quelli comunque autorizzati per esigenze speciali, i veicoli elettrici. Gli interventi programmati per la limitazione del traffico veicolare avverranno nell'area urbana circoscritta dalle seguenti strade: da via Tiburtina, piazza Madonna della Neve, via Madonna della Neve, via Marco Tullio Cicerone (da incrocio con via Madonna della Neve), viale Volsci, via Simoncelli, via Vado del Tufo, viale Europa, via Marittima (da incrocio viale Europa), via Puccini, via Pasta, via Pier Luigi da Palestrina, via san Giuliano, via Vivaldi, via Verdi (da incrocio via Vivaldi), viale America Latina, via Marconi, via Fosse Ardeatine, via san Gerardo (senso unico in discesa), via don Buttarazzi, via Ferrarelli (da incrocio via don Buttarazzi), via Caio Mario,via Maria(da incrocio via Caio Mario) fino all'incrocio con via Tiburtina; limitatamente al tratto stradale di via Sacra Famiglia, uscita obbligata su via Pasta (sottopasso ferroviario); limitatamente a via Mascagni, è vietato il transito sul tratto di piazza Pertini e di via Monteverdi in direzione piazza Kambo.

Su tali strade, secondo le indicazioni dell'assessorato all'ambiente, coordinato da Massimiliano Tagliaferri, la circolazione non è assoggettata a restrizioni ed è comunque consentito l'accesso di tutti i tipi di veicoli per raggiungere la più vicina area destinata a parcheggio (da cui sarà quindi possibile recarsi presso le varie zone del centro urbano mediante i servizi di trasporto pubblico), come piazza Salvo D'Acquisto, piazza Falcone e Borsellino (antistante la villa comunale), piazza Martiri delle Foibe (parcheggio Questura, in via Vado del Tufo).
L'amministrazione si riserva, inoltre, il potere di intervenire con provvedimenti di interdizione del traffico veicolare per singola zona o per l'intero territorio comunale, nel caso di superamento dei limiti legali in materia di pm10, pm2,5 ed altre polveri sottili, anche al di fuori delle giornate espressamente dedicate alle domeniche ecologiche che, si ribadisce, pur non costituendo, da sole, la risoluzione delle problematiche ambientali, tuttavia contribuiscono, insieme ad altri provvedimenti e accorgimenti, ad attenuare l'incidenza delle emissioni in atmosfera.

Al 22 novembre gli sforamenti registrati dalla centralina dello Scalo sono stati 44, mentre quelli di viale Mazzini 17. Dati positivi che hanno fatto scivolare il capoluogo ciociaro fuori dalla worst ten nella classifica delle città più inquinate nell'aggiornamento del rapporto Mal'aria elaborato da Legambiente. Nei primi nove mesi del 2019, Frosinone ha migliorato la qualità della sua aria, risultando al tredicesimo posto (l'anno scorso figurava tra i primi cinque, nel 2017 era al nono posto) a livello nazionale tra i capoluoghi di provincia più inquinati, preceduta da dodici città, sparse tra Piemonte, Lombardia e Veneto in tutta la pianura padana.

«I report con i relativi dati pubblicati da Legambiente – aveva commentato il dato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – certificano come gli accorgimenti introdotti dall'amministrazione comunale stiano portando benefici effettivi alla qualità dell'aria e all'ecosistema della nostra città. Si pensi all'introduzione di automezzi del trasporto pubblico tutti euro 5, euro 6 e a metano, o all'interdizione della circolazione stradale, allorquando si verifichino i livelli massimi di emissione, passando per la sperimentazione delle isole pedonali nella parte alta e in quella bassa della città o,anche, attraverso il controllo, per quanto di propria competenza, degli impianti di riscaldamento civili e industriali: gli strumenti citati, ben lungi dal risolvere alla radice il problema del particolato aereo, hanno, comunque, attenuato i livelli di emissione».