Farmacia comunale: scatta l'ora della gestione in house. Questa almeno è la linea sponsorizzata dal primo cittadino che insieme alla sua maggioranza e alla consigliera Maria Paola D'Orazio ha bocciato la proposta di delibera presentata nell'infuocato consiglio comunale di lunedì scorso dai consiglieri d'opposizione Ernesto e Valter Tersigni, Fabrizio Pintori (votata anche da Serena Petricca) che auspicavano una gestione pubblico-privata della farmacia comunale, in linea con quella attuale ma con alcune modifiche.

Non hanno preso parte alla votazione perché assenti giustificati i consiglieri di minoranza Augusto Vinciguerra e Luca Di Stefano. Vuoti anche i posti dei consiglieri di maggioranza Francesco De Gasperis e Alessandro Mosticone, le cui assenze hanno destato qualche perplessità.

Non c'è voglia di prendere una posizione palese sul futuro della farmacia? Fatto certo è che la maggioranza, prima di portare in Consiglio il punto con la sua proposta di delibera, deve mettere in conto le varie sensibilità dei consiglieri per trovare una sintesi. Il primo nodo è emerso dopo l'intervento della consigliera Floriana De Donatis, che ha preso la parola dopo essere stata "stuzzicata" dall'opposizione.

La De Donatis ha bocciato la gestione in house del servizio dichiarandosi più propensa per la gestione mista pubblico-privato, andando di fatto contro il parere del sindaco Roberto De Donatis. Invece è stata la consigliera Maria Paola D'Orazio ad elencare le buone ragioni per cui predilige la gestione in house. A consigliare al sindaco di ravvedersi dalle posizioni prese è stato il consigliere Ernesto Tersigni, che ha parlato di un prevedibile ricorso alla Corte dei conti da parte del socio privato della farmacia.