Professionista accusato di stalking dalla ex, trascinato in aula davanti a un giudice e assolto perché il fatto non sussiste. Ancora il caso di un uomo finito a processo per le accuse della consorte dopo la fine della storia d'amore.  Il suo difensore, l'avvocato Sandro Salera, ha rappresentato al giudice che «gli episodi contestati all'imputato ai fini dell'integrazione del reato non erano reiterati né tra loro collegati».

La difesa ha dunque dimostrato, atti alla mano, che le condotte contestate non erano mai state «né aggressive né violente». Tesi pienamente accolta dal tribunale. «Se ognuno portasse le proprie insofferenze in tribunale - ha sostenuto l'avvocato Salera in aula - si paralizzerebbe ogni attività giudiziaria. Il ricorso alle tutele penali in modo strumentale è deplorevole perché toglie spazio e tempo a chi, di quelle tutele ha davvero necessità».