Dopo il Cammino di Canneto, nasce il Cammino di San Gerardo. Nei giorni scorsi, la giunta comunale di Gallinaro ha redatto un protocollo di intesa finalizzato al riconoscimento e alla valorizzazione di uno dei più antichi pellegrinaggi che si tengono nella Valle di Comino: quello che da secoli celebra il culto di San Gerardo venerato a Gallinaro e in tutta la Valle.

L'iniziativa nasce dall'impegno del circolo Acli Scanno-Villalago e della sezione Cai di Gallinaro che hanno avanzato la proposta, rispettivamente ai comuni di Scanno e Gallinaro, di attivare tutte le iniziative necessarie per ottenere dalle Regioni Lazio, Abruzzo e Molise il riconoscimento del "Cammino di San Gerardo".

Alla base dell'iniziativa c'è la consapevolezza che il turismo religioso e culturale può rappresentare uno strumento importante per lo sviluppo del territorio interessato e ciò sarà possibile intervenendo con politiche di sistema e di rete che coinvolgano enti pubblici e realtà di categoria o associazioni adottando indirizzi strategici comuni.

Nel documento si parla di "opportunità socio-economica" e di "miglioramento della qualità della vita" degli elementi ambientali, culturali e religiosi del territorio interessato. Gallinaro, dunque, secolare fulcro del culto di San Gerardo che da qualche anno deve fare i conti con quello del Bambinello che, invece dei tre giorni di festeggiamenti dedicati al santo cattolico, richiama adepti ogni settimana.

Ora l'amministrazione di Gallinaro vuole incentivare il turismo religioso e culturale legato al patrono San Gerardo, forte del fatto che da sempre i cittadini di Fornelli, Minturno, Opi, Pescasseroli, Pettorano Sul Gizio, San Donato Valcomino, Scanno, Scapoli e Settefrati si recano a Gallinaro per la devozione a San Gerardo, culto che si perde nei secoli con un pellegrinaggio divenuto pietra miliare dei culti cattolici nella Valle. Ricordando che i legami tra Gallinaro, Minturno, Pettorano sul Gizio e Scanno, furono rafforzati il 10 agosto del 1986 con un gemellaggio.