L'anticipo lo si era avuto alla presentazione dell'indagine congiunturale di Federlazio: il Frusinate è sempre più una provincia dell'Italia meridionale e la crisi che vive da congiunturale sta diventando strutturale. La conferma, l'ennesima peraltro, si è avuta ieri con l'anticipo del dossier di Italia Oggi e università Sapienza di Roma sulla qualità della vita.
La Ciociaria sprofonda e può dirsi a pieno titolo un'exclave delle Regno delle due Sicilie. Rispetto allo scorso anno la provincia di Frosinone perde tredici posizioni e ora si aggira al novantaseiesimo posto. Peggio fanno solo Barletta-Andria-Treno, Palermo, Enna, Siracusa, Trapani, Foggia, Caltanissetta, Catania, Napoli, Crotone e Agrigento, l'ultima in Italia nel posto precedentemente occupato da Vibo Valentia che ora fa meglio di Frosinone.
La sintesi che fa Italia Oggi è impietosa: nel Mezzogiorno e nelle Isole, il "buon vivere" è ancora un miraggio: in 35 province su 38 la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente (nelle rimanenti tre è accettabile). Il che significa, in termini di popolazione, che il 44% degli italiani vive con una qualità di vita insoddisfacente». In testa, infatti, dominano le province del Nord-Est e del Nord-Ovest Trento vince il suo personale derby e scalza Bolzano dal titolo di reginetta della qualità della vita. Al secondo posto fa un bel balzo in avanti, dal quinto, Pordenone. Quindi sul gradino più basso del podio c'è Sondrio. Subito dopo figurano Verbano-Cusio-Ossola, quindi Belluno, Aosta, Treviso, Cuneo, Udine e l'ex primatista Bolzano.
La prima provincia del Centro-Sud è L'Aquila, quarantottesima, la prima del Sud è invece Potenza, sessantanovesima davanti a Matera. La prima provincia del Lazio è Rieti, appena settantatreesima. Tre gradini più in basso si scorge Roma, a seguire Viterbo, settantanovesima, e Latina, ottantottesima. Poi altre sette province e arriviamo a Frosinone, la peggiore del Lazio e la più settentrionale tra le ultime province d'Italia. Una situazione ormai consolidata per il territorio ciociaro che, a dispetto di una situazione favorevole sotto il profilo dell'ordine pubblico, sconta atavici problemi a cominciare dall'inquinamento, passando per la scarsità dei servizi, l'alto tasso di disoccupazione e una modesta offerta per i servizi culturali. Rispetto agli anni passati la classifica di Frosinone è peggiorata dopo l'ottantatreesimo posto confermato per due anni di seguito, in precedenza, nel 2016, Frosinone era ottantasettesima. Ma la differenza è ancora più netta se si considera il settantaduesimo posto del 2015, il migliore degli ultimi anni, e il settantasettesimo di dodici mesi prima.
E dunque, considerando i due estremi, dalla migliore alla peggiore posizione, la Ciociaria, in cinque anni, perde ben diciannove posizioni nella classifica sulla qualità della vita. E pur vivendo meglio nei piccoli centri che nelle grandi realtà metropolitane come conferma Italia Oggi il Frusinate stenta a spiccare il volo e continua a far parte del gruppo delle province italiane che arrancano e da dove si guarda verso altri lidi per cercare di migliorare le proprie condizioni di vita.
Come dimostra, tra l'altro, il dato sulle iscrizioni all'Aire (fonte Migrantes), il registro dei residenti all'estero: Frosinone città in tre anni ha fatto registrare un più 18%, mentre in tutta la provincia la crescita è stata del 3% per un totale di 54.000 persone che vivono fuori confine e sono originarie della Ciociaria. In cinque paesi (tra cui Casalattico, San Biagio Saracinisco e Terelle) i residenti all'estero sono la maggioranza rispetto ai residenti nel comune di provenienza.