La prima domenica ecologica del nuovo ciclo rovinata dal maltempo. La pioggia ha infatti influito non poco. In pochi, sfruttando i momenti di pausa dell'acqua ne hanno approfittato per farsi una passeggiata a piedi. D'altro canto, sfruttando anche il fatto che i vigili urbani sono stati spesso dirottati su interventi legati al maltempo, tanti altri, in barba ai divieti e alle statistiche sulle morti provocate dalle polveri sottili (l'ultimo dato è quello della rivista scientifica Lancet che mette sotto accusa il pm2,5) hanno violato l'ordinanza. In giro, peraltro, si è vista anche qualche auto elettrica.

I vigili urbani hanno elevato 43 sanzioni nei confronti di chi circolava, senza autorizzazione, all'interno della zona vietata al traffico. Complessivamente, il comando della polizia locale ha impiegato nei controllo tre pattuglie e sei unità sui due turni (mattina e pomeriggio), oltre alla centrale operativa e all'ufficiale di coordinamento, il capitano Giancarlo Tofani. La nuova domenica ecologica è prevista il 24 novembre. Oggi, invece, si torna alle targhe alterne con il divieto di circolazione nella ztl alle targhe pari.

Tuttavia, come annunciato nei giorni scorsi, il Comune «si riserva, inoltre, il potere di intervenire con provvedimenti di interdizione del traffico veicolare per singola zona o per l'intero territorio comunale, nel caso di superamento dei limiti legali in materia di Pm10, Pm2,5 ed altre polveri sottili, anche al di fuori delle giornate espressamente dedicate alle domeniche ecologiche che, si ribadisce, pur non costituendo, da sole, la risoluzione delle problematiche ambientali, tuttavia contribuiscono, insieme ad altri provvedimenti e accorgimenti, ad attenuare l'incidenza delle emissioni in atmosfera».

Per ora, le condizioni meteo hanno favorito un miglioramento della qualità dell'aria. Ieri infatti il pm10 era a 25 allo Scalo e a 24 in viale Mazzini. Finora sono 44 le giornate di sforamento da gennaio in via Puccini. A livello regionale Ceccano con 51 sforamenti annui fa peggio dello Scalo.