Tremano i professionisti che potrebbero aver avuto un ruolo di concorrenti nei reati nell'inchiesta "pesce giallo" che ha portato ai domiciliari Andrea Cristini, responsabile dell'unità servizi catastali in front office, 52 anni, residente ad Alatri, e dei dipendenti Domenico Carnevale, 51, di Pico, residente a Frosinone e Carlo Mastroianni, 58, di Monte San Giovanni Campano, i tre dipendenti dell'Agenzia delle entrate ufficio del territorio di Frosinone. L'accusa per i tre è quella di aver preteso soldi e regali in cambio dello sblocco di pratiche che, al contrario, avrebbero potuto avere difficoltà, spesso pretestuose. Domani si terranno gli interrogatori di garanzia.

Interrogatori che verteranno a chiarire la versione dei tre finiti agli arresti domiciliari. Saranno infatti chiamati a rispondere soprattutto alle domande relative al modus operandi che c'era in agenzia anche da parte di eventuali altri colleghi. Per capire se i casi fossero isolati o coinvolgessero altri. Il secondo elemento da chiarire, appunto, il ruolo dei professionisti. Si cercherà, infatti, di capire se il loro ruolo sia stato di parte offesa o se fossero concorrenti nei reati. Geometri di primo pelo, ma anche anziani. Gente alle prime armi come pure professionisti esperti.

Secondo quanto ricostruito dagli uomini del maggiore Matteo Branchinelli e del luogotenente Angelo Pizzotti nessuno sfuggiva alla tagliola. E dunque chi pochi euro (in un caso dieci euro prelevate direttamente a domicilio a Isola del Liri), chi somme consistenti anche di 3-4.000 euro era costretto a sborsare per vedersi passare le varie pratiche catastali. E sarebbero una trentina i professionisti coinvolti. Da capire, quindi, il ruolo che ricoprivano. Domani gli interrogatori dei tre dipendenti. Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Nicola Ottaviani e Marco Maietta.