Sono stati stabiliti per la giornata di lunedì gli interrogatori di garanzia dei tre dipendenti dell'Agenzia delle entrate finiti ai domiciliari nell'operazione "Pesce giallo" dei carabinieri. L'accusa è quella di aver preteso soldi e regali in cambio dello sblocco di pratiche che, al contrario, avrebbero potuto avere difficoltà, spesso pretestuose.

Ai domiciliari sono finiti il responsabile dell'unità servizi catastali in front office Andrea Cristini, 52 anni, di Alatri, difeso dall'avvocato Marco Maietta, e dei dipendenti Domenico Carnevale, 51, di Pico, ma residente a Frosinone, difeso dall'avvocato Nicola Ottaviani, e Carlo Mastroianni, 58, di Monte San Giovanni Campano. Oltre ai tre arrestati ci sono anche 19 indagati, di cui un altro dipendente dell'Agenzia. Questa che ha collaborato con i carabinieri che si sono avvalsi di telecamere e microspie.