Il pm ha chiesto la condanna di sette anni e mezzo per il professore cinquantenne di Anagni, accusato di violenza sessuale nei confronti di un suo alunno, all'epoca dei fatti minorenne. Ieri c'è stata la requisitoria del pubblico ministero e il prossimo 17 dicembre l'arringa della difesa e poi la sentenza.

La ricostruzione
I fatti stando alle accuse risalirebbero al 2009. La storia è venuta alla luce quando il ragazzo, diventato maggiorenne, ha fatto scattare la denuncia nei confronti del suo ormai ex professore di un istituto superiore.

Un insegnante conosciuto quando aveva 15 anni. Una persona di cui si fidava, che era apparsa subito gentile e affidabile. Avrebbe cercato di conquistare anche la fiducia della madre, tanto che, sempre stando alle accuse, quando il professore andava nella loro casa, li lasciava da soli a fare i compiti. E proprio in quelle occasioni, sempre stando al racconto del ragazzo, approfittava della situazione, compiendo abusi.

L'abuso in gita
Il minorenne sarebbe stato vittima di violenza sessuale da parte del docente anche quando si trovava con tutta la classe in gita a Parigi. E il ragazzino non aveva mai denunciato quelle attenzioni e violenze del suo prof perché temeva che gli avrebbe messo un brutto voto a scuola, come lo stesso docente minacciava di fare se si fosse ribellato.

Una volta diventato maggiorenne, però, lo studente ha trovato la forza di raccontare il suo incubo. Avviata l'inchiesta il professore è finito sotto processo con l'accusa di violenza sessuale. Il pubblico ministero, come detto, ieri ha chiesto per l'anagnino sette anni e mezzo. L'uomo, difeso dall'avvocato Vincenzo Galassi, ha sempre respinto ogni accusa. Il prossimo 17 dicembre l'arringa della difesa.