Armato di pistola è entrato in un locale in via Moccia, nella parte alta del capoluogo, dove un ventenne stava facendo dei lavori di restauro. Con l'arma in pugno ma minacciato il ragazzo facendosi consegnare cento euro. Con la somma di denaro in mano è poi fuggito a gambe levate. La vittima, spaventata, è stata soccorsa dal genitore di un amico che ha subito lanciato l'allarme alle forze dell'ordine a cui è stato segnalato quanto accaduto. Poco dopo la polizia ha rintracciato a arrestato il rapinatore. Si tratta di un ventunenne, di origine albanese, già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona e il patrimonio. Per lui si sono aperte le porte della Casa circondariale di Frosinone. È difeso dall'avvocato Luigi Tozzi.

La ricostruzione
Erano circa le dieci di lunedì quando, stando alla ricostruzione dei fatti, l'albanese è entrato nel locale in cui il ventenne stava facendo degli interventi di restauro. Lo ha minacciato con una pistola. Gli ha detto di consegnargli subito il denaro.
Spaventato, il ragazzo, ha preso cento euro e gliele ha consegnate. Il rapinatore è fuggito, per le vie del centro, ma quanto accaduto è stato segnalato agli agenti della polizia che hanno immediatamente avviato tutti gli accertamenti del caso per cercare di rintracciare la persona che ha fatto vivere attimi di terrore e rapinato il frusinate. Ad aiutare la vittima è stato il genitore di un suo amico che, senza pensarci su, ha contattato i poliziotti che in poco tempo sono riusciti a risalire all'albanese, come detto già noto alle forze dell'ordine. Per lui sono scattate, quindi, le manette e dopo le formalità di rito è stato tradotto nel carcere di Frosinone. Il ventunenne è difeso dall'avvocato Tozzi.