Da giorni la città di Cassino è balzata agli onori delle cronache nazionali per la vicenda giudiziaria "Welcome to Italy" che riguarda l'accoglienza dei migranti.
Ieri, nella sala Restagno del Comune di Cassino, si è parlato invece della "buona accoglienza", quella che funziona e che in città con il progetto Spraar è attiva oramai da 15 anni, prim'ancora di Roma. Per questo la Regione Lazio ha erogato un finanziamento di oltre 24.000 euro per il progetto "Polaris".
«Il progetto - come ha spiegato in conferenza Salvatore D'angiò all'unisono con gli assessori tamburrini e Maccaro - intende accrescere la cultura dell'accoglienza e del dialogo, fondata sul rispetto dei diritti umani. Il progetto Polaris presenta diverse linee d'intervento: "Anche Superman era un rifugiato", è concorso di pittura/disegno, fotografia e video per le scuole secondarie di primo e secondo grado, sui temi della multiculturalità.
Le opere selezionate saranno premiate con un buono destinato alle scuole per l'acquisto di materiale didattico. Diverse opere saranno inoltre stampate su pannelli per essere collocate in zone che saranno sottoposte ad opere di riqualificazione urbana». Attualmente sui 38 beneficiari accolti dal progetto Sprar, tutti sono stati integrati nel tessuto della società.
Il Comune di Cassino è all'interno della rete Sprar dal 2004. Il progetto Sprar di Cassino è gestito dalla Cooperativa Società Ethica, ed attualmente ospita fino a 50 persone, accolte in 8 appartamenti. In tutti questi anni di attività il progetto Sprar di Cassino è stato spesso indicato a modello, sul piano nazionale, per la corretta gestione e l'efficacia dei servizi offerti ai propri utenti.
Ma nella conferenza di ieri non poteva mancare un accenno all vicenda "Welcome to Italy". Il sindaco ha lasciato intendere che il consiglio comunale chiesto dall'opposizione si farà, ma allo stesso tempo ha bacchettato coloro che tra le fila della minoranza si ergono a grandi conoscitori del regolamento ma hanno presentato una richiesta erronea.