Ancora agenti della polizia penitenziaria aggrediti nelle carceri. Due casi a Regina Coeli, uno a Frosinone. A denunciare gli episodi è l'Unione sindacati di polizia penitenziaria. «Purtroppo dobbiamo registrare tra lunedì pomeriggio e martedì mattina tre aggressioni», spiega il segretario Daniele Nicastrini che parla di un «situazione sempre peggiore». Nel carcere di Frosinone, durante l'ora d'aria, secondo quanto ricostruito dal sindacato, «uno dei quaranta detenuti presenti, di origine extracomunitaria, ha aggredito l'agente preposto al controllo. E solo grazie all'intervento di altri detenuti veniva bloccato».
Franco D'Ascenzi e Piero Pennacchia, dirigenti del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, ricostruiscono così l'evento: «Oggi (ieri, ndr),un detenuto di origine egiziana, mentre si recava al passeggio, prima ha minacciato l'assistente capo di polizia penitenziaria addetto alla vigilanza del cortile passeggio, dopo di che lo ha colpito con un violento calcio all'altezza del bacino facendolo cadere rovinosamente a terra. Il collega è dovuto ricorrere al pronto soccorso. Ciò che mortifica di più è l'indifferenza dell'amministrazione penitenziaria. A Frosinone eventi del genere sono ormai all'ordine del giorno, il personale è stanco di subire».