E' di tre vigili del fuoco il bilancio di un'esplosione avvenuta nella notte in una cascina a Quargnento, in provincia di Alessandria: Matteo Gastaldo (46 anni), Marco Triches (38) e Antonino Candido (32). Feriti altri due loro colleghi e un carabiniere che per fortuna non sono gravi.
Antonio Brizzi Segretario Generale CONAPO Vigili del Fuoco: "Infiniti messaggi di cordoglio dal mondo politico per i tre Vigili del Fuoco deceduti nella tragica esplosione a Quargnento. Peccato però che non si vede mai nessuna azione concreta e nessun rispetto in parlamento, nonostante le nostre innumerevoli richieste. Riconoscerci pari dignità retributiva e previdenziale agli altri Corpi è un atto doveroso che tutti i politici promettono ai pompieri e mai mantengono. Tenere i vigili del fuoco sottopagati rispetto agli altri Corpi dello Stato è uno schiaffo ai nostri uomini e al servizio che diamo quotidianamente agli italiani ma è anche mancanza di rispetto verso i familiari di coloro che sono morti nell'adempimento del loro dovere perché a trattamenti retributivi e pensionistici inferiori agli altri Corpi di sicurezza corrispondono poi minori reversibilità ai familiari e anche questa è una vergogna di Stato. Nella manovra finanziaria il governo ha messo a questo scopo solo 25 milioni di euro, di cui 10 sono addirittura una partita di giro.
Roberto Battista Segretario Provinciale CONAPO Frosinone: "Li prendono da una tasca e li mettono nell'altra cambiandoci nome. Una vera vergogna, altro che vicinanza! Dopo quarant'anni di sottoretribuzione e dopo che il Ministero dell'Interno ha quantificato in 216 milioni di euro annui la necessità finanziaria per parificare retribuzioni e previdenza, il Premier Conte, i Ministri Lamorgese e Gualtieri e i Capi politici Di Maio, Zingaretti, Renzi e Grasso non hanno saputo fare di meglio che stanziare meno di un decimo di quanto necessario per il pari trattamento con gli altri Corpi? Con che faccia poi esprimono cordoglio alle famiglie dei deceduti e vicinanza al Corpo dei Vigili del Fuoco?
Ai politici chiediamo atti concreti, al cordoglio ci pensiamo noi".
Conclude Antonio Brizzi che si stringe "attorno alla famiglie dei colleghi deceduti sperando che, a funerali chiusi, i familiari delle vittime e chi è rimasto ferito, non siano lasciati soli dallo Stato, noi come sindacato siamo pronti a tutto il supporto possibile. Ora pensiamo al lutto ma confermiamo la protesta a Montecitorio del 19 novembre, durante la quale ricorderemo anche il sacrificio dei nostri colleghi".