"A seguito di recenti notizie in merito ad una possibile operazione strategica tra Groupe PSA e il Gruppo FCA, Fiat Chrysler Automobiles conferma che sono in corso discussioni intese a creare un Gruppo tra i leader mondiali della mobilità. Fca non ha al momento altro da aggiungere". La stringata nota dell'azienda che certifica i colloqui in corsa è stata diramata questa mattina. Dopo l'addio alle nozze con Renault, ora Fca pensa a una fusione con Peugeot. Sono difatti in corso colloqui per la creazione di un "gigante" da 50 miliardi di dollari. Lo riferisce il Wall Street Journal. Secondo una fonte vicina al dossier, citata dal giornale americano, una possibilità che le due parti stanno discutendo, è una fusione a parti uguali. Nel nuovo colosso automobilistico, l'amministratore delegato di Peugeot, Carlos Tavares, diventerebbe il ceo mentre John Elkann, presidente della Fca, assumerebbe lo stesso ruolo nella nuova società. Oggi nel pomeriggio si riunisce a Parigi il cda di Peugeot convocato in seduta straordinaria mentre quello di Fca era già convocato per domani. Si capirà allora se e quando si potrà immaginare la chiusura dell'accordo e quale sarà la posizione del governo francese che in giugno aveva fatto saltare l'intesa tra Fca e Renault. "Il fatto che Fca cerchi partner internazionali per realizzare joint venture è positivo. L'importante è che Fca continui a valorizzare gli stabilimenti e le produzioni italiane", spiega Palombella della Uilm. "Soprattutto - aggiunge il sindacalista - i partner a cui si rivolge debbono aver un vantaggio dal punto di vista dell'elettrico che è il valore aggiunto di cui Fca ha bisogno". Se è vero che il futuro potrebbe viaggiare in Peugeot, il presente della Fca è tutt'altro che roseo, per questo nella giornata di ieri si sono tenute assemblee in fabbrica. La Fiom e la FlmU Cub hanno messo in evidenza le criticità: i sindacati di base hanno lamentato l'assenza di alcune sigle sindacali a un mese dal terribile incidente mortale mentre i metalmeccanici della Cgil hanno messo in evidenza la grande partecipazione degli operai, a dimostrazione che le tematiche sono molto sentite. "Siamo molto preoccupati per il futuro perchè nel 2020 la Giulietta uscirà di produzione e la nuova vettura arriverà solo nel 2021, nel nuovo anno ci sarà solo l'ibrido di Giulia e Stelvio», commenta il segretario della Fiom Donato Gatti. E intanto Fca certifica che c'è una discesa produttiva di Giulietta, probabilmente propedeutica all'uscita di produzione: si passa da 120 vetture a turno a 70, cioè si dimezza di quasi il 50%. Leggera salita ci sarà invece per Giulia e Stelvio". E sempre nella giornata di ieri si è verificato un improvviso black out che ha fermato tutti i siti italiani del gruppo Fca, quindi anche Piedimonte. Oggi ultimo giorno di lavoro di ottobre: domani ancora cassa. E a novembre si resterà a casa tutti i venerdì del mese. Ben 97 i giorni di cassa integrazione dall'inizio dell'anno"