Un volo di oltre 10 metri, poi il tonfo. Un rumore terribile ad annunciare la tragedia. A morire sul colpo, dopo un volo dal cavalcavia che collega Aquino a Piedimonte, è stato il cinquantottenne Antonello Gerilli, originario di Terni ma residente a Villa Santa Lucia. Sembra quasi un ossimoro: lui, camionista di professione, anzi autotrenista, con una padronanza della strada difficilmente eguagliabile, è morto dopo aver perso il controllo della sua Grande Punto. Non è ancora chiaro come sia potuto accadere: al vaglio anche la possibilità di un malore o di un guasto meccanico.
L'allarme dei residenti
A dare l'allarme un uomo che abita in via Pietro Pistillo, a Piedimonte, una parallela della Casilina. Quel tonfo da far accapponare la pelle gli sarebbe suonato irreale. Ha guardato fuori dalla sua abitazione. Non ha scorto nulla di strano. Ma la sensazione, terribile, lo ha spinto a prendere l'auto e a effettuare una piccola ispezione: non riusciva a togliersi dal cervello quel rimbombo terrificante.
E pochi metri più in là ha avuto conferma: il guard-rail era sfondato. Accostando con l'auto, non gli è stato difficile guardare giù e notare la Grande Punto di Antonello con le ruote in aria. E sono scattati i soccorsi. Immediato l'arrivo sul posto di 118, vigili del fuoco, polizia e carabinieri della locale Stazione guidata dal maresciallo Messore della Compagnia di Cassino, agli ordini del capitano Ivan Matromanno.
Inutile ogni tentativo di poter salvare il cinquantottenne.
La strada è stata transennata, i lavori difficili: il corpo, come disposto dal sostituto Fusco, resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. Complessi anche i rilievi. La circolazione ferroviaria, intanto, è stata sospesa: la linea elettrica, infatti, interrotta. Si deve capire cosa sia accaduto, come sia stato possibile che un uomo tanto esperto al volante abbia perso improvvisamente il controllo della sua auto, a non troppa distanza dall'abitazione di alcuni familiari. Quel volo di oltre 10 metri, forse 15, non gli ha lasciato scampo.
Sconvolta la comunità di Villa Santa Lucia: il sindaco Antonio Innarelli che si unisce al dolore dei suoi cari, lo ricorda come un grandissimo lavoratore e un uomo perbene, spesso fuori proprio a bordo dei grandi mezzi pesanti che governava. Antonello lascia la moglie e un figlio.