Il suo fegato era troppo compromesso dalle tossine della Amanita phalloides che ha mangiato mercoledì a pranzo con suo marito. Per questo l'altra sera la donna, di 64 anni, è stata sottoposta al trapianto. Gli specialisti del policlinico Umberto I di Roma hanno verificato che il quadro epatico era rapidamente peggiorato e sono riusciti a trovare un organo compatibile.

L'intervento è stato lungo e complesso, dopo il quale la donna è stata ricoverata nel reparto di rianimazione e terapia intensiva, costantemente monitorata. Suo marito, invece, è ancora in attesa di sapere se anche lui dovrà subire il trapianto. L'uomo avrebbe mangiato una piccola porzione di funghi velenosi e per questo fino a ieri la funzionalità del suo fegato non sarebbe stata compromessa fino al punto da suggerire la sostituzione dell'organo.

Anche lui resta in stretta osservazione nel centro trapianti dell'Umberto I. Le prossime ore saranno decisive per sciogliere la prognosi. I due coniugi avevano raccolto i funghi velenosi nelle campagne di Ferentino, dove abitano. A distanza di alcune ore, in piena notte, hanno chiamato l'ambulanza in preda a forti dolori gastrointestinali. Analizzando i fughi avanzati, i micologi della Asl hanno riconosciuto la micidiale Amanita phalloides.