Le nostre città sono soffocate dallo smog, sempre più spesso l'aria è irrespirabile sia d'inverno che d'estate. Tra le principali fonti di inquinamento c'è il traffico, poiché l'auto privata continua ad essere di gran lunga il mezzo più utilizzato, se ne contano circa 38 milioni, poi c'è il riscaldamento domestico, le industrie e le pratiche agricole.

Questi dati emergono da Mal'aria di città 2019, il rapporto annuale di Legambiente, presentato ieri, sull'inquinamento atmosferico in Italia che restituisce il quadro della situazione nel 2018. Un anno da codice rosso per la qualità dell'aria, segnato anche dal deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia europea in merito alle procedure di infrazione per qualità dell'aria. Pesantissime le ricadute sulla salute dei cittadini, infatti, secondo i dati dell'Agenzia Europea per l'ambiente, sono oltre 422.000 le morti premature all'anno per inquinamento atmosferico e l'Italia si colloca tra i paesi europei peggiori, con più decessi in rapporto alla popolazione.

In questo contesto a tinte a tratti apocalittiche è possibile ricavare anche un dato positivo per la città di Frosinone. Nei primi nove mesi del 2019, il capoluogo ciociaro ha migliorato la qualità della sua aria, risultando, con 44 sforamenti dei livelli massimi di pm10, al tredicesimo posto (l'anno scorso figurava tra i primi cinque, nel 2017 era al nono posto) a livello nazionale tra i capoluoghi di provincia più inquinati, preceduta da dodici città, sparse tra Piemonte, Lombardia e Veneto in tutta la pianura padana. Le buone pratiche varate dall'amministrazione Ottaviani (trasporto pubblico solamente con bus a impatto zero, isole pedonali, controlli sugli impianti di riscaldamento) hanno dato i loro primi frutti.

Da questo autunno appena iniziato, poi, saranno attivate le ztl in determinati orari e per determinate tipologie di veicoli. Intanto, saranno anche per l'autunno inverno 2019 2020 quattro le giornate ecologiche con blocco totale della circolazione. La qualità dell'aria, come detto, nel capoluogo è migliorata, ma non tanto da evitare le "odiose" domeniche ecologiche che inizieranno il 10 novembre; a seguire auto ferme il 24 novembre, il 26 gennaio e il 16 febbraio 2020 sempre nella fascia oraria 10-18, senza soluzione di continuità così come prescrive appositamente per la sola città di Frosinone il Piano regionale di tutela e risanamento della qualità dell'aria imposto dalla Regione Lazio.

Contestualmente, per la fine del mese di novembre, partirà anche la circolazione a targhe alterne. In più l'assessorato all'ambiente del Comune di Frosinone, con il coordinamento di Massimiliano Tagliaferri, ha attivato, anche quest'anno, il servizio di verifica e controllo degli impianti termici sul territorio comunale nell'ambito del progetto "Calore pulito". L'attività di verifica, che sarà condotta dall'Apef, rientra tra gli interventi di risanamento della qualità dell'aria di cui l'amministrazione è promotrice, anche attraverso le necessarie limitazioni del traffico per quanto attiene alla mobilità veicolare, tenuto conto, anche, della valida alternativa rappresentata dal servizio del trasporto pubblico locale, che può contare su una flotta di autobus a basso impatto ambientale, essendo integralmente costituita da automezzi euro 5, euro 6, a metano e a batteria. Tra l'inizio dell'anno termico -in concomitanza con l'accensione degli impianti – e la fine dallo stesso, gli incaricati effettueranno circa 650 controlli, come previsto da legge.