Ex dirigente di polizia alla sbarra per peculato, truffa, tentata truffa e falso. Ieri, dopo una accesa discussione, è arrivata nel pomeriggio la sentenza. Per l'ex dirigente di Cassino un anno di reclusione e l'interdizione dai pubblici uffici per l'ipotesi di peculato, pena sospesa (anche, ovviamente, quella accessoria). Assolto, invece, per gli altri tre capi d'imputazione: truffa, tentata truffa e falso a fronte dei tre anni e tre mesi di reclusione, oltre a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, richiesti dal pubblico ministero Fusco nella scorsa udienza.

Le accuse mosse nei confronti del vice questore Francesco Putortì, nascono da un'indagine condotta dalla Squadra Mobile di Frosinone su presunti illeciti che il vice questore avrebbe commesso a danno della Pubblica Amministrazione. E in particolare, le contestazioni avrebbero fatto riferimento a ipotizzati viaggi nella Capitale con l'auto civetta della polizia.
La difesa ha ribattuto punto per punto alle accuse della procura, in un'accalorata discussione. Poi, dopo una breve camera di consiglio, la sentenza. Annunciato già appello.