Una giornata importante domani per la madre di Donatella Di Bona, la ventottenne accusata insieme a Nicola Feroleto, suo amante, di aver ucciso il piccolo Gabriel, figlio di entrambi, il 17 aprile scorso. Grazie al lavoro del legale della donna, l'avvocato Alberto Scerbo, la donna potrà rientrare nella sua abitazione, sequestrata dal giorno di quella terribile tragedia.

Si tratterrà nell'abitazione di via Volla il tempo necessario per recuperare degli effetti personali suoi, del figlio e dell'anziana madre. Non rientrano in casa da mesi, dopo aver optato per delle soluzioni temporanee ospitati da parenti e conoscenti, ora la madre di Donatella ha dovuto affittare un'abitazione in paese.

Sarebbe quindi molto importante per lei poter tornare a casa sua, nonostante tutto, nel luogo in cui sono custodite tutte le cose di famiglia. La donna non sarà sola, con lei anche rappresentanti delle forze dell'ordine, che la accompagneranno in questa delicata "visita". Intanto martedì scorso la procura si è espressa. In quella richiesta formalizzata al gip, che qualcuno aveva già ipotizzato, tutta la volontà di arrivare quanto prima a processo. E fare finalmente luce sull'atroce delitto di via Volla.

Ad avanzare la richiesta di un rito immediato che bypassa così l'udienza preliminare, possibile quando c'è l'evidenza della prova e quando l'indagato si trovi sottoposto a una misura di custodia cautelare è stata la dottoressa Valentina Maisto, titolare della difficile inchiesta. Come previsto dalla legge, il giudice dovrà emettere il decreto che dispone l'immediato, oppure rigettare la richiesta avanzata dal pm entro cinque giorni.