Le botte e gli insulti fino a quella frase: «Non ti vergogni a far cucinare tuo figlio». Sono le accuse che sono costate un rinvio a giudizio per maltrattamenti in famiglia a un uomo di Alatri di 53 anni.
L'uomo, difeso dall'avvoca to Antonio Ceccani, è accusato di aver maltrattato la moglie e il figlio quasi quotidianamente perché spesso sotto l'effetto di sostanze alcoliche.

La procura di Frosinone gli ha contestato l'aver sottoposto «ad un regime di vessazioni fisiche e psicologiche, percuotendo, per futili motivi» la moglie «con schiaffi al corpo e al volto». In un'occasione la donna si è fatta refertare con cinque giorni di prognosi dai medici dell'ospedale. E ancora l'uomo è accusato di aver ingiuriato la donna e di averle rinfacciato, con parole dure, il fatto che il figlio stesse cucinando.

Peraltro, un giorno quando il figlio era intervenuto in difesa della madre, il genitore gli avrebbe scagliato contro dei vasi, costringendolo a richiedere l'intervento dei carabinieri. Così entrambi, madre e figlio erano stati costretti ad allontanarsi dall'abitazione di famiglia. All'uomo è stato contestato anche il reato di lesioni per l'episodio del 16 novembre 2017. Ieri il caso è finito sul tavolo del gup del tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante che ha rinviato a giudizio l'imputato.