Si apre il dibattito sull'avviso di verifica di tutte le inumazioni delle salme poste a terra nel cimitero comunale emanato dal comune in piena legittimità e secondo il regolamento cimiteriale. Ad intervenire è il consigliere di minoranza Nello Di Giulio (Anagni cambia Anagni).

«Nella forma e nella sostanza nulla da eccepire - inizia Di Giulio - salvo qualche riflessione amministrativa». E le spiega. «Sì perché il provvedimento trae necessità dalla "carenza dei posti nei campi inumazione del vecchio cimitero" e avvisa che "per aumentare gli spazi disponibili, si è dato avvio alle esumazioni (restringimento salme) ordinarie ed urgenti dei defunti inumati da oltre 10 anni"».

«Nel nostro cimitero - prosegue il consigliere - forse anche perché notoriamente tra i più cari (la tomba più che un diritto è un lusso) si è generata da qualche tempo l'emergenza di ricercare spazi per la tumulazione nel terreno di sempre più numerose salme e, pertanto, la motivazione vera di accelerare i tempi di esumazione nel limite minimo di legge dei dieci anni. Sorprende poi come nella programmazione e realizzazione del "cimitero nuovo" sia stato firmato dal Comune un contratto (il 7 dicembre 2006) che contempla la previsione di sole 153 inumazioni a terra (superate nel volgere di poco tempo) contro ben 3691 loculi».

«Come è stato possibile si domandano ora i cittadini? Quali le motivazioni di quell'amministrazione nell'avallare tale scelta così sproporzionata? Tralasciando  "considerazioni tecnico-politiche" contenuto in quel contratto di affidamento di costruzione e di gestione del nuovo cimitero e su cui la città sarà a pagarne i costi fin'oltre il 2030, è ora il tempo per tutti di collaborare ed alleviare i disagi ed il dolore delle famiglie interessate.

Certamente - conclude - in un settore così delicato oltre ai regolamenti normativi, bisognerebbe non sottovalutare il sentimento delle persone per le quali un luogo di sepoltura non è solo due metri quadri di pubblico terreno ma, bensì, un luogo di ricordi e di vissuto che continua negli ideali e nei valori consolatori. Un legame ad un fazzoletto di terra che non dovrebbe essere rimosso nel volgere di tempo così breve devastando gli affetti più intimi di tante persone. Le scelte errate, i danni di cattive amministrazioni, non finiscono con le scadenze dei mandati elettorali».