Muore in moto a ventotto anni, oggi la nomina del medico legale. Poi l'esame autoptico sul corpo di Francesco Ranaldi. Saranno gli accertamenti sulla salma, insieme alle indagini affidate alla polizia locale, a chiarire alcuni degli aspetti del drammatico incidente avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato sulla provinciale 82, la Valle del Liri.

Uno schianto che ha strappato all'affetto dei suoi cari un ragazzo educato, rispettoso e mai sopra le righe. Rigoroso nel suo lavoro quanto pieno di passione ogni volta che saliva sulla sua Ducati. Sabato, dopo una gita fuori porta con alcuni amici bikers, l'imponderabile. Lo schianto con una Bmw ha fatto rovinare a terra il ventottenne, apparso subito molto grave. Nello schianto con la berlina condotta da una quarantenne di Formia (indagata, come atto dovuto, per omicidio stradale) ferito anche un altro giovane in moto: un ragazzo di Esperia, che ha riportato per fortuna pochi giorni di prognosi. Poi l'arrivo di un'elimabulanza, fatta atterrare a pochi metri dal luogo dello schianto. E il trasferimento di Francesco al San Camillo di Roma per un intervento chirurgico d'urgenza: tutto inutile.

Mentre vanno avanti gli accertamenti condotti dagli agenti della polizia municipale di Itri, i messaggi di amici e conoscenti increduli e addolorati per la sua scomparsa sono diventate decine. «La tua giovane età, il tuo rispetto per tutti, il tuo modo silenzioso e introverso nel relazionarti con gli altri ma con tanta voglia di ritrovarsi sabato pomeriggio con gli amici per svagarsi. Tutto ci mancherà e mancherai al nostro piccolo Borgo. Non sentirò più il rumore della tua macchina quando passavi davanti a casa per andare a lavorare, puntuale come sempre! Vola, adesso, in un cielo nuovo dove non ci saranno più limiti ma solo spazi eterni. Riposa in pace Francesco!» uno dei messaggi che meglio descrivono l'affetto dei roccaseccani per quel giovane residente a Caprile che ogni mattina si recava in officina e ogni weekend inseguiva i suoi sogni.