Centinaia di persone hanno riempito la Cattedrale di San Paolo, a Civita e il piazzale antistante per porgere l'ultimo saluto a Marco Cialone, il 33enne morto intorno alle 4 della notte fra giovedì e venerdì scorsi dopo essere precipitato dalla finestra della sua stanza, nel centro storico di Alatri, da un'altezza di almeno dieci metri. Chiusa la via d'accesso all'Acropoli per il grande afflusso di auto. 

Lacrime, dolore e ancora tanta incredulità. Per Alatri è il giorno del lutto. L'intera città si è stretta attorno al feretro di Marco. Amici, conoscenti, compagni di università, tutti hanno voluto salutare "Marcolino". Un gesto di vicinanza e affetto per i familiari. La madre Vittoria e la sorella, con Marco cui viveva, e il papà Ennio sono rimasti avvolti nel silenzio del loro dolore.

Gli "Acclamatores" del patrono San Sisto, dei quali il giovane faceva parte, hanno voluto omaggiarlo cantando per lui. Grande è stata la commozione. 

Oggi per Alatri è il giorno del dolore. Del lutto. Ma anche della riflessione, del ricordo, del cordoglio. L'intera città si stringerà attorno al feretro di Marco Cialone, il 33enne morto intorno alle 4 della notte fra giovedì e venerdì scorsi precipitando dalla finestra della sua stanza, nel centro storico di Alatri, da un'altezza di almeno dieci metri: probabilmente, come hanno fatto pensare le prime indagini svolte dai carabinieri, si è trattato di un gesto estremo, messo in atto dal giovane in preda forse a problemi interiori dei quali non aveva parlato con nessuno e che si è portato con sé per sempre. 

Oggi, alle 15.30 presso la Cattedrale di San Paolo, a Civita, si svolgeranno i funerali del ragazzo. E sarà quello il momento in cui centinaia e centinaia di amici e conoscenti tributeranno a "Marcolino" l'ultimo saluto portando ognuno, anche solo con la propria presenza, un gesto di vicinanza e affetto per i familiari, la madre e la sorella con cui viveva, il papà, e gli altri familiari. 

Da venerdì mattina, non appena la notizia si è diffusa, sono stati centinaia i messaggi di solidarietà, i ricordi, che gli amici del giovane hanno postato sui social, tutti ricordando la sua solarità, la sua allegria, il suo sorriso, un sorriso bellissimo che aveva sempre e che donava a tutti, il suo amore per i suoi due cani, la sua passione per lo studio che a novembre l'avrebbe portato a laurearsi in Scienze Motorie all'Università di Cassino.

Ora Marco, "Marcolino", non c'è più. Ma continuerà a vivere grazie al ricordo che di lui, ogni giorno. avranno i familiari e i tantissimi amici che aveva. 

di: La Redazione