La passione per le moto era il suo tratto distintivo. Insieme al suo modo di fare e di essere, mai sopra le righe. Educato, gentile e metodico. L'estro e i sogni li nascondeva nel sellino della Ducati: quando saliva sulla motocicletta era libero. Felice. Una passione vissuta con i suoi amici con cui condivideva viaggi e progetti.

Anche sabato la gita fuori porta verso Sperlonga aveva il profumo della libertà e della condivisione. Sulla strada di casa, però, lungo la regionale Valle del Liri, la tragedia. Francesco Ranaldi, 28 anni di Roccasecca, non ha potuto evitare quella Bmw che viaggiava in direzione opposta. Uno scontro fatale. Il giovane, dipendente di un'officina specializzata anche in revisioni, ogni giorno usciva di casa - a Caprile - sempre puntuale, pronto a una nuova giornata di lavoro.

Educato, silenzioso, impeccabile. «Un ragazzo d'oro» lo ricordano i vicini. Quando non lavorava, però, tirava fuori quella parte ribelle da biker che in sella alla sua moto riusciva davvero a mettere in un cassetto la quotidianità e a inseguire i sogni. Una vita - per quanto breve - passata in quel perfetto bilanciamento tra doveri e passione. Sabato pomeriggio la tragedia: stava tornando a casa insieme ad altri motociclisti quando, nel territorio di Campodimele, l'impatto con la berlina condotta da una quarantenne di Formia è stato inevitabile. Immediati i soccorsi: la situazione era gravissima. Un'eliambulanza lo ha trasferito al San Camillo per un intervento d'urgenza. Ma non è servito.  

Il suo corpo resta a disposizione dell'autorità giudiziaria: la procura ha aperto un fascicolo. A fornire qualche dettaglio in più sulla dinamica saranno i rilievi della polizia municipale di Itri, coordinata dal comandante Pugliese. Ferito nello schianto anche un altro motociclista di Esperia: per lui, per fortuna, pochi giorni di prognosi.