Che aria tira? Due anni dopo il primo incontro, il Comitato Laboratorio Scalo, presieduto da Anselmo Pizzutelli, ha organizzato un secondo appuntamento per mettere al centro dell'attenzione la questione riguardante l'inquinamento atmosferico in provincia di Frosinone. Un tema molto attuale considerando che la Ciociaria non occupa buone posizioni nelle classifiche sul tema.
Il convegno, nel pomeriggio di ieri, si è svolto all'interno del salone di rappresentanza di palazzo Jacobucci, sede dell'amministrazione provinciale di Frosinone.

Hanno preso parte all'iniziativa esperti, politici e un buon numero di cittadini che hanno anche partecipato in maniera attiva al dibattito. Polveri sottili, verde, misure per contrastare il fenomeno dell'inquinamento. Sono state soltanto alcune delle parole chiave che hanno caratterizzato la discussione.

Presenti Giorgio Buonanno, professore dell'università di Cassino e del Lazio Meridionale e Queensland university of tecnology (Australia), Mattia Vitali, professore associato dell'università La Sapienza, Carmela Protano, ricercatore presso l'università La Sapienza e Pasquale Avino, professore del dipartimento agricoltura, ambiente e alimenti dell'università del Molise. Alla tavola rotonda hanno preso parte anche Giuseppe Francazi, presidente dell'ordine degli agronomi e forestale di Frosinone, Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, Roberto Caligiore, sindaco di Ceccano, Vincenzo Savo, consigliere provinciale con delega all'ambiente e Massimo Magliocchetti, funzionario Arpa Lazio.

Sotto la lente d'ingrandimento il monitoraggio della qualità dell'aria e le azioni di contrasto all'inquinamento. Alcuni cittadini hanno posto alla parte politica domande in relazione alle misure adottate e da adottare per migliorare la qualità dell'aria nell'intero territorio. Un miglioramento, hanno spiegato durante la discussione, che passa anche dalle abitudini quotidiane di ogni singolo cittadino. Un importante percentuale di emissioni di Pm10, ad esempio, arriva dalle emissioni residenziali.

Ottaviani ha sottolineato i provvedimenti messi in campo dall'amministrazione. Alcuni, come quello dell'isola pedonale in via Aldo Moro e Corso della Repubblica, al centro delle polemiche. «Anche abbassare di una singola molecola - ha sottolineato - significa invertire la rotta. È chiaro che parliamo di processi lunghi. Convegni come questo sono fondamentali». Sulla stessa lunghezza d'onda Roberto Caligiore che ha sottolineato l'importanza di avere «sinergia tra i vari Comuni della provincia». In riferimento anche alla possibilità di adottare la misura delle domeniche ecologiche in maniera contestuale. Per Francazi è necessario «effettuare una programmazione per un incremento del 10-15% di componente arborea all'interno delle città».