Gli addii, si sa, non sono quasi mai indolore. Succede agli assessori che vengono sostituiti, ai consiglieri che rimettono il mandato: quasi sempre si lasciano in dissenso con l'amministrazione.

Al contrario, tra i dirigenti e i dipendenti comunali, le liti non escono quasi mai dal Palazzo. Soprattutto se ad andar via sono i segretari comunali che, quasi sempre, sono figure di fiducia del sindaco, dunque ogni amministrazione che si insedia si sceglie un proprio segretario, che difficilmente riesce a sopravvivere con amministrazione di due differenti colori politici.

Eppure, Enzo Salera aveva costruito un ottimo rapporto con la dottoressa Rita Riccio, la segretaria che era stata nominata da D'Alessandro. Alla fine ha ceduto e ha nominato un'altra segretaria. Venerdì mattina la Riccio ha quindi salutato i dipendenti. E in una lettera di saluto ai consiglieri comunali ha colto l'occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Parte in punta di fioretto, la Riccio: «Come sapete l'Amministrazione ha deciso nonostante quasi cinque mesi di intenso lavoro a pochissima distanza dal termine di legge, di nominare un nuovo segretario comunale. Sicuramente era una prerogativa che aveva in mente da subito, ma mai palesemente manifestata, tant'é che non mi è stato mai consegnato il provvedimento di "non conferma", forse era necessario che prima si portassero a definizione determinate procedure che solo il segretario in carica poteva chiudere».

Poi impugna la sciabola: «Si sente dire che il mio avvicendamento è dovuto ad una conflittualità con i due dirigenti. Vorrei che un solo consigliere e/o assessore denunciasse una discussione con queste persone da quando si sono insediate.- non ce ne sono state - Ciò che c'è stato invece durante la mia permanenza, nei confronti dei due dirigenti, sono dei richiami scritti, indirizzati anche al nucleo di valutazione per aver posto in essere dei comportamenti e/o degli atti assunti "in modo alquanto liberi".

Credo che il Segretario Generale di un Comune che è deputato alla sovrintendenza e coordinamento delle attività dei dirigenti abbia il sacrosanto dovere in queste circostanze di intervenire per garantire la "buona Amministrazione". Sono i dirigenti che devono rapportarsi al Segretario Comunale, non certo il contrario». E quindi l'affondo: «Se fosse vera una tale diceria non è mortificante per il ruolo da me rivestito bensì per il ruolo rivestito dalla politica. Vorrebbe dire che il Comune di Cassino non è amministrato dai politici bensì dai dirigenti».

Infine il monito ai consiglieri: «Evitate l'insorgere di compromessi tra politica e gestione, perché là dove c'è compromesso l'interesse pubblico non viene mai garantito e lascia il posto al favoritismo e all'interesse privato. Ringrazio tutti voi, consiglieri presenti e passati per quello che mi avete dato, i dipendenti che affettuosamente mi sono stati vicino lavorando con me anche oltre l'orario d'ufficio spontaneamente e con rispetto. Saluto calorosamente questa Grande Città».

Nessuna risposta, almeno per ora. Chi prenderà il posto della Riccio avrà un compito tutt'altro che facile. Perché la dottoressa Rita Riccio non si è mai risparmiata tant'è che ha ricevuto pubblici encomi ad alti livelli, dimostrando dedizione ed abnegazione. Pregi nella vita reale, certamente. Non nella realpolitik.