Gli ambienti della scuola "Arduino Carbone" sono stati sanificati, ma l'ala interdetta resta chiusa. La preside Rosella Puzzuoli ha vietato a tutto il personale l'accesso negli spazi che gli operai del Comune hanno chiuso la scorsa settimana per l'allarme puzza. Chi entra deve indossare la mascherina.

«Aspetto che mi vengano comunicati i dati  ufficiali -dice la dirigente scolastica- Nell'attesa non entra nessuno. Abbiamo sì chiuso un cancello e un portone, ma il regolare svolgimento delle lezioni è garantito, senza problemi. Gli ambienti interessati sono stati sanificati, ora attendiamo di sapere quando verranno a pulire il serbatoio che conteneva l'olio che è stato rimosso».

È stata l'azienda Seneca Air Srl, che si occupa della qualità dell'aria utilizzando tecniche d'avanguardia, a intervenire in seguito alla richiesta del sindaco Roberto De Donatis per sanificare l'aria e abbattere il forte odore presente. Insomma, ora nel plesso di via Dante Alighieri si attende l'arrivo di una ditta che sostituisca o pulisca il contenitore che ospitava l'olio che surriscaldandosi ha scatenato la puzza che tanto ha allarmato i genitori dei bambini, e non solo loro.

Oggi quell'odore non c'è più tra i corridori e neanche lungo la rampa di scale; ma qualcosa di quella puzza è ancora rimasta nello sgabuzzino che ospita il famoso serbatoio.
Ricordiamo che il 25 settembre, a pochi giorni dalla ripresa dell'anno scolastico, a scuola si vissero momenti di apprensione perché il personale Ata, una volta spalancate le porte, avvertì un forte odore acre. Immediatamente fu contattata la preside, che richiese l'intervento dei vigili del fuoco. Si pensò subito a una fuga di gas, ma in realtà il forte odore era legato al surriscaldamento della centralina dell'ascensore. Il problema si ripropose: altri due giorni di chiusura della scuola con l'arrivo dei tenici di Asl e Arpa, di cui oggi si aspettano le analisi.