Nella delibera di giunta relativa al piano triennale delle opere pubbliche 2019-2021 non c'è traccia della funivia. Nelle 17 pagine che compongono l'intero atto pubblicato sull'albo pretorio, il progetto che era partito durante l'ultima amministrazione di centrosinistra, poi accantonato dal centrodestra, e quindi finito nel programma dell'attuale sindaco in campagna elettorale, non viene neppure evocato.

Le priorità sono altre
Salera, va precisato, non aveva mai fatto della funivia il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale, ma durante l'amministrazione Petrarcone fu uno dei principali sponsor del progetto per collegare la città e il monastero benedettino con una cabinovia e citava il progetto anche nel suo programma elettorale.

Questo non significa che non si farà, significa certamente che non è una priorità in questa prima fase di amministrazione. C'è, invece, ed è il primo progetto previsto per il 2019, l'illuminazione della pista ciclabile. «Illumineremo la pista ciclabile del lungo fiume, vissuta quotidianamente da migliaia di sportivi. Non è un libro dei sogni. È un progetto vero di cui abbiamo individuato il finanziamento certo per il Comune di Cassino di 130.000 euro i cui lavori partiranno obbligatoriamente entro il prossimo mese di ottobre, come da bando pubblicato a maggio», scandì sul palco l'allora candidato sindaco nella sfida finale contro Abbruzzese.

Le opere in programma
E in effetti proprio la scorsa settimana sono stati aggiudicati i lavori per l'illuminazione della pista che, dunque, dovrebbero partire nelle prossime settimane. Nel 2020 si dovrebbero portare a termine i lavori con il finanziamento di 5 milioni di euro ereditati dall'amministrazione D'Alessandro soprattutto per la messa in sicurezza di alcune scuole e viene poi chiesto un finanziamento ministeriale di altri 5 milioni di euro per i le seguenti opere: messa in sicurezza di via Montemaggio, interventi sul quadrante Nord-Ovest e Nord-Est della città, messa in sicurezza di via Pinchera. C'è poi anche lo stanziamento di altri 5 milioni di euro per il nuovo polo scolastico, fondi già ottenuti, ma l'edificio vedrà la luce assai probabilmente non prima del 2021.

Promessa non mantenuta
E la funivia? Era già scomparsa nel programma di D'Alessandro, probabilmente anche nel centrosinistra molti sono contenti di non vederla realizzata, eppure nel programma elettorale di Salera, disponibile sul sito del Comune, a pagina 6 si legge quanto segue: «In piena sinergia e condivisione con l'abbazia vogliamo realizzare la funivia di collegamento tra la città e Montecassino.

Un progetto ambizioso, a costo zero per il Comune di Cassino (poiché finanziato dai privati con un progetto da 14 milioni di euro), che prevede, inoltre, la realizzazione di un percorso obbligato dei turisti all'interno del centro urbano della città e la trasformazione della villa comunale in un parco botanico ed acquatico con evidenti ricadute a livello commerciale e occupazionale». Che si trattasse più che altro di una promessa da campagna elettorale si era intuito già nel primo Consiglio comunale quando il sindaco elencò gli obiettivi programmatici.

Il primo indizio
Alla voce lavori pubblici non si parlava mai di funivia, ma piuttosto Salera annunciò: «Tra le priorità assolute lo sblocco immediato del cantiere e ampliamento del cimitero di San Bartolomeo attraverso messa a bando e aggiudicazione gara per la realizzazione del II lotto. E, inoltre, la riqualificazione dell'intera piazza Labriola, secondo criteri architettonici ed urbanistici che favoriscano la crescita culturale di tutte quelle iniziative che possano rendere viva la partecipazione attiva dei cittadini Progetto agorà».

Ora arriva il timbro dell'ufficialità sul fatto che la funivia non si farà. Ma non è detto che, nel "secondo tempo" dell'amministrazione Salera, la funivia possa passare finalmente dai programmi elettorali agli atti ufficiali. Sarebbe, altrimenti, una promessa non mantenuta.