C'è un secondo uomo accusato di sequestro e rapina nei confronti di un artigiano di Ferentino. E stando alle accuse potrebbe essere lui l'organizzatore del colpo, perché conosceva il ferentinate che lunedì scorso ha vissuto un vero e proprio incubo. In stato di fermo T.S. 54 anni, di Torrice accusato in concorso con B.G., 43 anni, di Fiano Romano, arrestato quattro giorni fa. Stando alle accuse, i due uomini, allo scopo di ottenere una grossa somma di denaro dall'artigiano, lo hanno condotto con l'inganno in una località impervia. Il ferentinate, per via della sua attività, aveva una cospicua somma di denaro nel portafoglio da portare in banca.

Arrivati in una zona isolata lo hanno prima minacciato e colpito alla testa con un oggetto contundente, e poi si sono impossessati del suo portafoglio contenente la somma di più di 2.000 euro. Successivamente il quarantatreenne, credendo alle parole del ferentinate, di trovare soldi nascosti sotto il terreno, ha raggiunto l'abitazione del malcapitato dove però è caduto nella trappola. La moglie della vittima, anche notando il marito ferito, ha capito il pericolo. Ha così contattato i militari che hanno sorpreso il romano proprio nell'abitazione. Per l'aggressore si sono aperte le porte del carcere di Frosinone in attesa del rito direttissimo. Mentre la vittima è stata accompagnata all'ospedale di Frosinone dove gli è stato riscontrato un trauma cranico. La prognosi è di 10 giorni.

Ma le serrate ed ininterrotte ricerche poste in essere dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Anagni, in collaborazione con i colleghi di Frosinone, per rintracciare l'indiziato, hanno permesso la sua localizzazione e la successiva sottoposizione a fermo di polizia giudiziaria. Il cinquantaquattrenne al termine delle formalità di rito, è stato tradotto nella Casa circondariale di Frosinone a disposizione dell'autorità giudiziaria.