I giovani che lavorano su manoscritti medievali sono ampiamente presenti in corsi di dottorato di vario ambito e argomento, in progetti finanziati, nelle università. Le loro attività, che contribuiscono in maniera essenziale a costruire il futuro della ricerca del libro manoscritto, possono trarre un grande vantaggio da un più ampio confronto di metodi e risultati. Il primo contest internazionale "Fumast The Future of Manuscript Studies" promosso da Unicas a Gaeta domani e venerdì ha l'obiettivo di favorire l'interazione fra studiosi affermati e giovani ricercatori interessati allo studio del libro manoscritto, provenienti da una varietà di Paesi e tradizioni scientifiche e operanti in contesti diversi e spesso non direttamente connessi.

Le tre migliori presentazioni, scelte da una commissione composta dai rappresentanti delle principali associazioni scientifiche nazionali e internazionali, riceveranno in premio un diploma e l'opportunità di pubblicare una versione ampliata del lavoro su una delle più importanti riviste del settore. Quello che per alcuni potrebbe sembrare un settore di studio difficile o lontano è invece oggetto di studio di tantissimi giovani ricercatori universitari.

Quale migliore luogo per rilanciare il settore se non l'università che si trova ai piedi dell'abbazia benedettina che conserva alcuni dei manoscritti più preziosi del mondo. Casa del patrono d'Europa e dei più abili amanuensi di sempre. Un tesoro prezioso e incommensurabile che offre a chi decide di studiare all'Unicas, possibilità che altri atenei in tutto il mondo non hanno. L'appuntamento con la due giorni di contest è per domani e venerdì.