«La città è pulita, gli operatori sono di continuo al lavoro, io tutta questa sporcizia non la vedo, anzi». Questo è il pensiero di Ennio Mancini, amministratore unico della società Ambiente Surl, la municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti e la pulizia urbana sul territorio sorano. «L'indice di raccolta differenziata è al 63 per cento, al di sopra della media nazionale sottolinea Mancini Bisogna ricordare che tre anni fa Sora è arrivata terza tra i comuni d'Italia "ricicloni", prima nella Regione Lazio. Non si può negare che degli incivili esistono, che lasciano addirittura carcasse di animali nelle buste, ma non è possibile pensare di mettere un babysitter a ogni concittadino».
Mancini analizza più in dettaglio la situazione nel centro di Sora, specie per quanto riguarda le siringhe lasciate a terra dai tossicodipendenti e che allarmano i residenti: «In via Friuli gli operatori si sono recati numerose volte per una presenza importante di siringhe. È necessario concertare insieme alle istituzioni una soluzione, un tavolo tecnico tra amministrazione, polizia locale e forze dell'ordine per collocare delle telecamere, ma è pure vero che appena si attenziona una zona i ragazzi si spostano e con loro il problema». Quanto alla figura dell'ispettore ambientale, l'amministratore della società Ambiente Surl risponde: «C'è il decreto del presidente della Repubblica, ma deve ancora entrare in vigore; manca la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Per i prossimi mesi siamo orientati a fare una campagna di sensibilizzazione nei vari istituti scolastici affinché le giovani generazioni si facciano carico dell'importanza del differenziare i rifiuti urbani, coinvolgendoli attraverso giochi e premi. Tra i nostri progetti c'è anche quello di proporre delle campagne comunicative all'intera cittadinanza attraverso i media. Vogliamo agire a 360 gradi con messaggi d'impatto». Riciclare sì ma soprattutto produrre meno scarti. Come? Non sprecando. «Il nostro obiettivo è anche sensibilizzare tutti coloro che hanno un'attività commerciale dice Mancini come chi gestisce negozi di alimentari, supermercati e mense aziendali, perché i prodotti invece di smaltirli potrebbero donarli a enti no-profit: la cessione non è soggetta a Iva e il valore è al prezzo di mercato, addirittura potrebbero chiedere al Comune di Sora la riduzione della Tari».