Domani primo ottobre, in occasione della ricorrenza del santo patrono di Atina, San Marco il Galileo, la città valligiana celebrerà un anniversario millenario: i 1600 anni di amicizia e fratellanza che Atina mantiene inalterate nei secoli con quella di Veroli, infatti la ricorrenza ha per titolo Atina "Veroli 1600 anni di Amicizia e Fratellanza". L'evento che lega le due città e che sarà degnamente commemorato risale all'anno 419 dopo Cristo, quando, secondo le cronache degli storiografi, ci fu un assalto nemico al territorio di Atina durante il quale furono trucidati quasi tutti gli abitanti, solo duecento bambini furono risparmiati e deportati: durante la marcia di trasferimento, i barbari e i loro piccoli ostaggi transitarono nel territorio di Veroli: fu qui che i verolani, impietositi, li riscattarono salvandoli da morte certa e permise di proseguire la stirpe atinate.
Fu a seguito di quell'evento che Atina giurò a Veroli eterna riconoscenza legando con un vincolo di imperitura fratellanza i due popoli sugellata poi con i Patti Verolani sottoscritti il 12 dicembre del 1615. Domani, dopo aver celebrato nel 2015 i 400 anni dei Patti Verolani, ecco un'altra celebrazione d'eccezione. I preparativi dell'evento risalgono al 2015 quando durante l'ultimo consiglio comunale di quell'anno (il 23 dicembre), uno dei punti all'odg era la ratifica dei Patti Verolani dei quali il 12 dicembre ricorreva il quarto centenario della stipula tra i comuni di Atina e Veroli avvenuta la prima volta nel 1615. Nel corso del dibattito fu annunciata l'intenzione dell'amministrazione di celebrare la ricorrenza che cadeva nel 2019 quando ricorreranno i 1600 anni dall'e ccidio del 419.
Il programma di martedì primo ottobre prevede alle ore 10 l'inaugurazione di una mostra documentaria presso il palazzo Ducale a ricordo del Patto di fratellanza tra le due città. Alle 16, in piazza Garibaldi si schiereranno i gonfaloni cittadini per un momento di alta suggestione, la consegna delle chiavi della città. Alle 16.30, nell'ampio salone del palazzo Ducale il saluto delle autorità con intervento di monsignor Domenico Simeone, parroco di Atina, di Antonio Sorrentino e Vincenzo Orlandi, storici locali. Alle 18 la celebrazione religiosa della messa in onore del patrono e processione per le vie di Atina.