Diffamazione pluriaggravata a mezzo stampa durante la campagna elettorale per le amministrative del 2017. Rinviato a giudizio il consigliere comunale e provinciale Vincenzo Savo. Insieme a lui devono rispondere dello stesso reato L.F. e R.P. Tutto parte da alcuni video con parole diffamatorie nei confronti dell'allora candidato sindaco Nicola Ottaviani. Video e parole di L.F. che hanno fatto il giro del web, in particolare di Facebook, e che sono state condivise da R.P. e dal consigliere comunale e provinciale Savo, candidato a sostegno di una lista concorrente. La prima udienza dibattimentale al tribunale di Frosinone si terrà il prossimo 17 gennaio. In quella sede se vorrà, il sindaco Nicola Ottaviani, potrà costituirsi parte civile per chiedere i danni materiali e civili.
La ricostruzione
La vicenda per cui è chiamato a giudizio immediato il consigliere Savo, insieme ad altri due cittadini, risale a due anni fa durante la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Frosinone. Nei video "sotto accusa" oltre ad invitare i cittadini a votare per uno dei candidati sindaco, venivano pronunciate, stando alle accuse, parole diffamatorie nei confronti dell'attuale primo cittadino, Nicola Ottaviani, sostenendo anche di comprare voti in cambio di televisioni. Video che sono stati condivisi sui social anche da Savo e dall'altro cittadino R.P. finito sotto accusa.
L'accusa per tutti e tre di diffamazione pluriaggravata trattandosi di diffamazione in un contesto, quale quello del social, che comprende una platea indefinita e indeterminata di gran lunga superiore, ad esempio, ad un volantino affisso che potrebbe essere, invece, rivolto a una platea circoscritta. Raggiunto dall'avviso di garanzia, durante l'interrogatorio, Savo dichiarò che non voleva assolutamente ledere l'immagine e la professionalità del sindaco, ma era sua intenzione condividere il post nella parte in cui si chiedeva il voto per il candidato che sosteneva. Una versione questa che non è stata ritenuta valida dalla Procura della Repubblica. Pertanto è stato rinviato a giudizio.