Evade le imposte sui redditi, in manette imprenditore verolano. In qualità di legale rappresentante di una società sartoriale, aveva distrutto la documentazione amministrativo-contabile dell'azienda occultando in questo modo ai finanzieri e allo Stato il volume degli affari dal 2005 al 2007. Una verifica fiscale poco gradita tant'è che ai controlli della Guardia di Finanza il legale rappresentante di una società sartoriale aveva risposto di non avere più i documenti contabili. Dopo anni di processo, il Tribunale lo ha condannato ad un anno di reclusione. I carabinieri della locale stazione lo hanno scortato nel carcere di Frosinone dove dovrà scontare la pena.
I fatti
Si sono spalancate le porte della casa circondariale di provincia per l'ennesimo imprenditore che ha cercato di eludere i controlli della fiamme gialle. L'uomo, un sessantunenne di Veroli, tra l'altro già censito per reati finanziari, sulla base di quanto emerso da accertamenti espletati dal comando della Guardia di Finanza del capoluogo che ha portato avanti le indagini del caso, in qualità di rappresentante legale di una società sartoriale, al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, aveva occultato e distrutto la documentazione amministrativo contabile di cui è obbligatoria la conservazione, al solo scopo di non consentire ai militari della GdF la ricostruzione dei redditi e del volume degli affari relativa agli anni 2005, 2006 e 2007.
Finito davanti al giudice, l'imprenditore è stato condannato. Così i carabinieri della locale stazione, proprio in esecuzione al provvedimento di carcerazione emesso lo scorso 16 settembre dal Tribunale di Frosinone, hanno tratto in arresto il sessantunenne, già noto per reati analoghi. L'uomo pertanto è stato condannato ad un anno di reclusione. Al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato in carcere dove dovrà espiare la pena.