Le fiamme e lo scoppio, dopodiché gente in finestra, sui balconi e anche in strada. Quanto accaduto dopo la mezzanotte della notte tra mercoledì e giovedì è all'esame dei carabinieri. A fuoco un'auto, un'altra è stata raggiunta dalle fiamme e danneggiata. Non si esclude nessuna ipotesi e neanche il dolo. Gli inquirenti non trascurano un particolare legato ad un fatto delinquenziale accaduto in città sabato scorso, durante la notte bianca. L'Audi distrutta dal fuoco apparterrebbe a un cittadino straniero residente in città. Secondo indiscrezioni un giovane di origini marocchine, che nei giorni scorsi ha avuto problemi con la giustizia a Ferentino (rubando portafogli e un cellulare) sarebbe il figlio del proprietario dell'auto carbonizzata, sicché la circostanza spinge molti a lavorare di fantasia e a nutrire forti dubbi sulle cause del rogo.

Coincidenza o c'è dell'altro sotto? Comunque ieri, dopo mezzanotte e mezza, un'Audi A4 in sosta su una strada del rione Sant'Agata, è stata avvolta dal fuoco che ha provocato lo scoppio dei vetri e il boato che ha svegliato molta gente nella zona. L'incendio ha attaccato anche un secondo veicolo parcheggiato accanto all'Audi andata completamente distrutta, danneggiata parzialmente invece una Fiat Croma. Immediata la richiesta di aiuto ai vigili del fuoco che sono intervenuti scongiurando il peggio, raggiunti dai carabinieri. A primo acchito, appunto, tutto è possibile, dal corto circuito all'azione dolosa o a una eventuale ritorsione, poi saranno le indagini a dare risposte certe.

L'episodio ha richiamato le attenzioni dei cittadini che evidentemente lo accostano al fenomeno degli ultimi tempi, cioè ai vandalismi sulle auto in sosta, e invocano la videosorveglianza. Anche l'opposizione amministrativa è intervenuta, in particolare il consigliere Maurizio Berretta (Lega) sostiene: «L'inerzia politica della giunta comunale sui temi della sicurezza danneggia la cittadinanza, c'è mancanza di serenità quotidiana. Troppi accadimenti ormai con cadenza giornaliera.
Come opposizione metteremo la giunta davanti alle proprie responsabilità. È inaccettabile attendere quasi 7 anni per accendere un sistema di videosorveglianza costato diverse migliaia di euro».